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Rigenerazione, flessibilità e sostenibilità, i tre aspetti chiave della variante di PGT a Legnano

Il sindaco Radice: «Il fattore tempo può essere decisivo per sviluppare gli interventi di trasformazione urbanistica più importanti di un PGT che aiuterà la città a ripartire»

pgt legnano

«L’arrivo in aula del Piano di governo del territorio per l’adozione è una tappa importante dell’iter per dotare la città di un nuovo documento urbanistico e il primo dato importante è che arrivi a metà del mandato amministrativo, a differenza dei due precedenti PGT che arrivarono alla fine, e questo dimostra una volontà di fondo ben precisa: far ripartire una città dopo dodici anni in cui l’attività urbanistica di trasformazione importante ha fatto fatica, come dimostrano gli ambiti di trasformazione rimasti sulla carta. Vedremo se, con più tempo a disposizione, riusciremo a sviluppare operazioni importanti».

Così il sindaco Lorenzo Radice ha concluso ieri sera il momento di presentazione in consiglio comunale della proposta di PGT, evidenziando l’importanza del fattore tempo per l’attuazione di quanto previsto dal documento. «Legnano è una città polo, con un tessuto economico, sociale, relazionale e culturale ricco, che vuole continuare a giocare il suo ruolo e rafforzare la sua attrattività -ha proseguito. Per questo deve rigenerarsi in modo sostenibile. Con il PGT togliamo dei vincoli agli operatori, che potevano costituire per loro un ostacolo, e diamo incentivi per far sì che chi attuerà delle trasformazioni lo faccia migliorando la qualità dei tessuti urbani e con interventi attenti alla sostenibilità ambientale. Ci sarà più libertà di progettare -infatti tutto quello che non è vietato è permesso- ma con un forte governo pubblico che chiarirà agli operatori le utilità che l’amministrazione comunale vuole in nome dell’interesse pubblico. Questo PGT cambia di molto le logiche di fondo con le quali ci siamo trovati a lavorare e -sono convinto- aiuterà la città a ripartire».

La presentazione del documento e la sua illustrazione tecnica sono state fatte dall’assessore alla Città futura Lorena Fedeli e da Angelo Armentano, capo progetto del Centro Studi PIM che ha fornito il supporto tecnico al Comune di Legnano per la redazione della proposta di PGT. Fedeli ha evidenziato i tre aspetti chiave che definiscono la variante di PGT proposta: rigenerazione, flessibilità e sostenibilità. «Questo è il piano della rigenerazione diffusa -ha sottolineato Fedeli- che non interessa soltanto le grandi aree come gli ambiti di trasformazione, ma tocca la città consolidata, la città che viviamo tutti i giorni, quella dell’abitare e delle attività produttive. Entrambi questi aspetti devono concorrere a realizzare la città pubblica, il cui miglioramento è il vero obiettivo di fondo del PGT, insieme con la qualità della vita dei residenti e l’aumento di dotazione dei servizi». Il piano, in questa ottica, prevede una serie di livelli incentivanti per le trasformazioni del territorio, proporzionali all’intervento, volti a realizzare la città pubblica. In altre parole, maggiore sarà la superficie lorda utilizzata oltre l’indice base, più utilità pubbliche saranno richieste all’operatore.

L’altro concetto chiave è la flessibilità. «La flessibilità nelle destinazioni consentirà agli operatori di adeguare i loro interventi alle mutevoli esigenze del mercato e ai nuovi stili di vita -ha aggiunto Fedeli. Novità del piano è l’indifferenza funzionale: non è, in altre parole, importante individuare rigidamente le funzioni da insediare, piuttosto definire le funzioni incompatibili. L’operatore, in questo modo godrà di una più ampia libertà di progettare sapendo da subito quello che non potrà fare. Sarà l’amministrazione a interloquire con gli operatori definendo le utilità pubbliche da convenzionare. L’indifferenza funzionale favorisce l’insediamento di un ampio ventaglio di destinazioni d’uso all’interno dello stesso tessuto urbano contribuendo a farlo vivere durante l’intera giornata».

Il terzo concetto portante è la sostenibilità ambientale. Tutte le trasformazioni della città (ambiti di trasformazione, piani attuativi rigenerazione del tessuto consolidato) devono concorrere a comporre il progetto della rete ecologica comunale (REC) che ha nel corridoio sull’Olona il proprio asse portante. «Il PGT favorisce, infatti, le trasformazioni che migliorano la componente ecologica sempre il pensiero dell’amministrazione -. Per tutti gli interventi edilizi è incentivato l’utilizzo di tecniche finalizzate a contenere i consumi energetici, attenuare le isole di calore e incrementare di almeno il 25% le aree private libere destinate a verde. Nel documento è stato inserito un abaco delle natural based solutions per migliorare la qualità dei progetti privati e pubblici, e la loro sostenibilità allo scopo di mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico. La variante punta con forza allo sviluppo della mobilità sostenibile legata alla rete ciclabile estesa al territorio comunale ed extraurbano in grado di collegare punti di interesse pubblico. Sempre nel solco della sostenibilità è da leggere la valorizzazione dei parchi locali di interesse sovracomunale e in particolare del Parco Altomilanese, per cui si propone il raddoppio della superficie».

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Pubblicato il 15 Novembre 2023
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