“Il giudice Rosario Livatino, la toga insanguinata”, conferenza al Centro Culturale San Magno di Legnano
L’evento vedrà nel ruolo di relatori due magistrati di rilievo: Nicoletta Guerrero e Domenico Airoma
Il sacrificio del giudice Rosario Livatino non può essere dimenticato, non può essere dimenticato il suo efferato omicidio sulla assolata strada nei pressi di Agrigento, il 21 settembre del 1990, così come non può essere dimenticato il sacrificio dei magistrati, delle forze dell’ordine e di tutti gli altri cittadini vittime della mafia nel compimento del loro dovere. Con questo spirito, alle 20.45 d venerdì 17 novembre a Legnano, al Centro Culturale San Magno, si terrà l’incontro “Il giudice Rosario Livatino, la toga insanguinata”.
Organizzato dal Centro Culturale stesso, in collaborazione con UCID, Politics Hub, Famiglia Legnanese, Alleanza Cattolica e Centro Studi Rosario Livatino, l’evento vedrà nel ruolo di relatori due magistrati di rilievo. Nicoletta Guerrero, in forza al tribunale di Genova racconterà, con la freschezza dei ricordi personali, il lavoro che svolse, giovanissimo magistrato di prima assegnazione, a fianco di Rosario Livatino nella Sicilia di fine anni ’80. Domenico Airoma, Procuratore della Repubblica di Avellino interverrà come vicepresidente e fondatore del Centro Studi Rosario Livatino, un sodalizio di magistrati, avvocati e accademici del diritto che si ispira all’esempio umano e professionale del magistrato martire.
Suo sarà il compito di trattare il profilo professionale e umano di un magistrato eccezionale per rigore e dedizione,
capace di intuizioni fondamentali nella logica di prevenzione e contrasto alle attività di mafia, pur mostrando un profilo umano di straordinaria discrezione e profonda umiltà. Una dimensione animata da profonda fede e nella coscienza di essere “sotto la tutela di Dio”. Tanto da essere beatificato, grazie al suo esempio e alla sua profetica testimonianza il 9 maggio 2021 proprio ad Agrigento da Papa Francesco, che ne ha sinteticamente tracciato un fedele ritratto affermando: “Livatino è un esempio non soltanto per i magistrati, ma per tutti coloro che operano nel campo del diritto: per la coerenza tra la sua fede e il suo impegno di lavoro, e per l’attualità delle sue riflessioni.”
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