Legnano celebra la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate e rilancia un appello per la Pace
"Dopo tanti anni di pace - ha affermato il sindaco – abbiamo toccato sulla nostra pelle che la guerra non è mai la soluzione del problema ma è sempre parte dei problemi"
In occasione delle celebrazioni del 4 novembre, giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, Legnano ha onorato la ricorrenza con un corteo partito dalla sede di Associarma direttosi in piazza San Magno dove, dopo l’alzabandiera e l’esecuzione dell’inno nazionale, è stata deposta una corona al sacello in memoria dei caduti.
A dare il via alle celebrazioni la lettura da parte del sindaco di Legnano Lorenzo Radice del messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto per le Forze armate. Successivamente il sindaco, durante il suo discorso, ha sottolineato l’importanza di questa giornata che invita a riflettere sulle guerre che stanno affliggendo alcune popolazioni del mondo. «Questa è anche l’occasione per parlare e riflettere su un tema di terribile attualità, la guerra con i suoi effetti devastanti. – ha detto il sindaco – Oggi, nel mondo, si contano circa una sessantina di conflitti di cui sappiamo poco o nulla perché colpiscono paesi poveri e lontani, come il Camerun, il Congo, la Somalia, l’Etiopia e il Mozambico». Il sindaco ha poi ricordato le 28 mila persone che negli ultimi 10 anni sono morte nel Mediterraneo per fuggire dai loro paesi in guerra.
Non sono mancate parole anche per il conflitto Russia-Ucraina. «Sulla guerra, – ha detto il sindaco Radice – noi, come tutto il mondo occidentale, abbiamo riaperto gli occhi soltanto l’anno scorso, quando nel cuore dell’Europa, dopo oltre 70 anni, la Russia ha invaso l’Ucraina. Dopo tanti anni di pace – ha continuato il sindaco – abbiamo toccato sulla nostra pelle che la guerra non è mai la soluzione del problema ma è sempre parte dei problemi». Il sindaco Radice ha poi ricordato anche i civili morti in questi giorni a Gaza. «La guerra non fa distinzioni, fa strage creando una spirale di violenza senza soluzione in cui vittime e carnefici si confondono». Il sindaco ha poi concluso il suo intervento elogiando l’operato delle Forze armate. «A loro va il nostro grazie più sentito perché in ogni ambito operativo, dagli scenari internazionali alle città in cui viviamo, rappresentano un presidio a tutela della nostra libertà e sicurezza». Qui l’intervento del sindaco
Dopo l’intervento del sindaco, il presidente di Associarma Antonio Cortese ha letto le motivazioni delle Medaglie d’oro al Valor militare legnanese. In particolare, è stato ricordato il sacrificio del colonnello dei bersaglieri Aurelio Robino, il tenente di fanteria Carlo Borsani, il sergente maggiore Raoul Achilli e il partigiano Mauro Venegoni.
Anche il presidente della sezione legnanese dell’A.N.P.I. Primo Minelli è intervenuto ricordando i gravi fatti che stanno accadendo nel panorama internazionale. «L’odio reciproco non può perdurare, la politica internazionale in questo deve intervenire. – ha detto Minelli – Nei conflitti militari a pagare il prezzo maggiore sono sempre i più indifesi, le popolazioni civili. È necessario arrivare ad un cessate il fuoco per aprire negoziati e scongiurare il peggio che potrebbe arrivare». Il presidente dell’A.N.P.I. ha poi parlato del valore di questa giornata. «Oggi è il giorno per ricordare i costi umani che pagò il paese, soprattutto i ceti più umili. – ha detto Minelli – La storia che abbiamo alle spalle ci deve far ricordare cosa fu quel periodo, ecco perché è necessario ribellarsi, affinché quel periodo non torni». Qui il discorso integrale
Il corteo è poi proseguito verso il cimitero monumentale di Legnano, dove sono state deposte corone ai monumenti dei Caduti e al Campo Partigiani. Sono state lette la preghiera del soldato e la preghiera del partigiano e, successivamente, monsignor Angelo Cairati ha dato la benedizione.
Per la giornata di oggi, dalle 15 alle 18, la sede di Associarma sarà aperta al pubblico con possibilità di visite guidate ai documenti e ai reperti conservati nelle sale.
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