Muffa e infiltrazioni, casa Aler a Legnano inagibile dopo la pioggia
La criticità maggiore riguarda un alloggio all'ultimo piano occupato da una donna con minori, diffidata dai Vigili del Fuoco a lasciare l'appartamento. Aler al lavoro per la messa in sicurezza e per trovare un alloggio per il nucleo familiare
I problemi di muffa e infiltrazioni sono iniziati lo scorso luglio, a seguito del violento naufragio che si era abbattuto su Legnano. La pioggia di ieri, 2 novembre, ha dato il colpo di grazia, tanto da richiedere, al civico 3 di via Bissolati, l’intervento dei Vigili del Fuoco. Il complesso di case popolari si trova in zona centrale ed è gestito da Aler, ente che si sta occupando della messa in sicurezza del tetto per tamponare le infiltrazioni nell’immediato, in attesa di programmare un piano di manutenzione più incisivo.
La criticità maggiore riguarda un alloggio all’ultimo piano occupato da una donna con minori, diffidata dai Vigili del Fuoco a lasciare l’appartamento. Non si tratterebbe di un problema strutturale ma di una evacuazione preventiva per la presenza di grandi quantità di muffa e di acqua entrata nell’abitazione: «Qui non possiamo continuare a vivere – ci dice l’inquilina mostrandoci i catini e gli stracci zuppi d’acqua -, ieri pioveva a cascata. Adesso c’è il sole, il tetto continua a gocciolare e l’odore di muffa non ci permette di respirare. È da due mesi che segnaliamo questa situazione. Questa mattina è anche andata in blocco la caldaia: non funziona il riscaldamento e siamo senza acqua calda e senza luce, perché piove sui lampadari».
Nella notte i minori sono stati ospitati da una parente. Aler ha prospettato loro una casa “volano” a Milano, già pronta per le emergenze, ma la distanza sarebbe troppa per gestire la quotidianità e portare i bambini a scuola. L’ente gestore si sta quindi muovendo per trovare un alloggio a Legnano, nella stessa zona, e metterlo a disposizione il prima possibile del nucleo familiare che, temporaneamente, può ancora contare sull’ospitalità della familiare: «Ci sono case libere per ristrutturazione, chiediamo solo un cambio alloggio per vivere in modo dignitoso senza lasciare la città», conclude l’inquilina.
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