Spranghe di ferro, catene con lucchetto, cinture con borchie ed ombrelli. Erano armati ed organizzati i 70 ultrà lilla che, mercoledì 1 novembre, hanno cercato lo scontro contro la tifoseria di Piacenza poco prima della partita in programma allo Stadio Mari a Legnano. Un “tradimento” visto che giorni prima i tifosi del Legnano avevano dichiarato alle Forze dell’Ordine di non avere intenzioni violente. Invece, hanno dato il peggior esempio che un adulto possa dare. E lo hanno fatto proprio in un periodo in cui la violenza giovanile è diventata un fenomeno da prevenire e contenere. 

Per contenere 70 persone, che inizialmente avevano attaccato inaspettatamente il reparto Mobile composto da 20 agenti, sono stati mobilitati circa 90 poliziotti: 12 del Commissariato di Milano, 20 del reparto Mobile ed altri 50 arrivati in un secondo momento da Milano. Un dispiego di forze messo in campo per garantire la sicurezza durante una partita che (compresi i 100 ultrà di Piacenza) ha contato 294 spettatori allo stadio. Ma questo gruppo di legnanesi non resterà impunito. La Polizia di Stato di Legnano, con il supporto della Scientifica, è riuscita ad identificare tutti i protagonisti di questo increscioso episodio. Prossimamente gli ultrà lilla saranno quindi colpiti dai provvedimenti disposti dalla Questura di Milano.

Agguato e lancio di bottiglie, stadio Mari “blindato” per la sfida tra Legnano e Piacenza

In cento contro 20 uomini della Polizia di Stato

Tutto è iniziato alle 13.40 quando a Legnano sono arrivati i tifosi di Piacenza che hanno raggiunto la città in auto anziché in pullman. Le vetture (quasi tutte intercettate dai poliziotti) sono state accompagnate nei posteggi dedicati agli ospiti. Alcuni ultrà piacentini al posto di entrare allo stadio si sono diretti verso la compagine avversaria in via Rossini. Prontamente i poliziotti del Reparto Mobile si sono schierati nel mezzo per evitare lo scontro. In quel mentre gli ultrà lilla (vestiti uguali con volto coperto ed armati di catene e spranghe) hanno iniziato ad intonare cori contro i poliziotti. In un attimo gli agenti si sono trovati a dovere gestire quasi 100 persone fuori controllo. Il reparto mobile con fatica è riuscito ad avere la meglio. Ma in quei momenti sono rimasti feriti cinque agenti: due sono risultati più gravi degli altri.

Non contenti i tifosi lilla, usciti ammaccati dall’agguato da loro stessi organizzato, hanno cercato di assalire i piacentini in via XX Settembre. Un tentativo del tutto fallito così come quello avvenuto pochi istanti dopo in via Palermo. Nel contempo la tifoseria di Piacenza è stata scortata all’interno dello stadio.

Lo stadio e le vie limitrofe blindate

Durante la partita sono arrivati in supporto 50 uomini da Milano coordinati dal funzionario di turno Antonio D’Urso, già noto a Legnano in quanto ha diretto per diversi anni il Commissariato di via Gilardelli. Con questo aiuto i poliziotti legnanesi, anche con il supporto della Polizia Locale, hanno chiuso tutte le vie intorno allo stadio. Al termine della partita i lilla sono stati tenuti sotto controllo, mentre i piacentini sono stati accompagnati in autostrada.

Con le immagini raccolte dalla Polizia scientifica tutti i coinvolti sono stati identificati. Gli accertamenti sono stati inviati alla Questura di Milano che nei prossimi giorni emetterà i dovuti provvedimenti come il Daspo. Risulta certamente lunga la lista dei reati aggravati che saranno contestati ai 70 ultrà del Legnano.