Intitolato a Legnano il giardino “bambine e bambini vittime innocenti della violenza mafiosa”
Lo spazio voluto da Libera si trova tra Via dei Bambini e Via dei Tessitori. Il sindaco: "il primo antidoto, oltre a quello che fanno le forze dell’ordine, è prenderci questi luoghi"
Intitolato il giardino pubblico di Legnano tra Via dei Bambini e Via dei Tessitori alle “bambine e bambini vittime innocenti della violenza mafiosa”. L’intitolazione è avvenuta ad opera dell’amministrazione comunale su richiesta del presidio Libera di Legnano, attivo sul territorio con numerose iniziative volte a ricordare le vittime della mafia che vedono la collaborazione non solo dei Comuni del territorio ma anche di scuole e associazioni.
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Durante la manifestazione, il referente del presidio Libera Legnano ha ricordato la storia di Antonella Valenti, Ninfa e Virginia Marchese, tre bambine uccise dalla mafia nel 1971 a Marsala. «E’ a loro e a tutte le bambine e bambini vittime innocenti che dedichiamo questo giardino – ha detto Gian Piero Colombo, referente di Libera Legnano -, per tenerne vivo il ricordo e coltivare tutti insieme una memoria collettiva».
Anche la Compagnia dei Gelosi ha partecipato all’evento portando un kamishibai per raccontare, non solo ai bambini ma a tutti i presenti, una storia dal titolo “I bambini non vogliono il pizzo” che ha ben spiegato l’importanza della coesione sociale e unione contro la criminalità organizzata. Presenti alla cerimonia anche i ragazzi del gruppo Scout AGESCI Legnano 1 e alcuni ragazzi del Liceo Galilei che hanno ricevuto al termine della cerimonia dei bulbi che rappresentavano i 115 bambini vittime innocenti.
«Quelli che vogliono stare dalla parte della giustizia, della libertà e della dignità delle persone sono molti di più di chi vuole delle città fatte di paura, prevaricazione e violenza. Noi siamo di più e siamo più forti. – ha detto il sindaco Lorenzo Radice – Quello che vi chiedo, nel dirvi che questa è la petizione più bella che un sindaco possa ricevere, è di rimanere uniti perché oggi con questa intitolazione ci prendiamo in carico questo posto della città. – ha continuato il sindaco di Legnano – Venite in Comune a chiederci di poter usare questi spazi della città perché il primo antidoto, oltre a quello che fanno le forze dell’ordine, è prenderci questi luoghi». Radice ha poi ringraziato il sindaco di Dairago Paola Rolfi, il sindaco di Canegrate, Matteo Modica e il sindaco di San Giorgio su Legnano Claudio Ruggeri, presenti all’evento, che cade a pochi giorni da una importante operazione che ha portato allo scoperto una forte alleanza tra mafia, camorra e ‘ndrangheta sul territorio
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