In cento al corso di formazione contro la violenza sulle donne di Filo Rosa Auser di Legnano
A palazzo Leone da Perego, il secondo appuntamento del ciclo "La violenza di genere: dal riconoscimento alla risposta operativa", il progetto realizzato in collaborazione con ASST Ovest Milanese.
Intercettare le vittime di violenza quando questa è ancora in fase iniziale. Questo è l’obiettivo del progetto “con-tatto in pronto soccorso”, realizzato in collaborazione con ASST Ovest Milanese e finanziato da Regione Lombardia. Un ciclo d’incontri di formazione voluto Filo Rosa Auser denominato “La violenza di genere: dal riconoscimento alla risposta operativa”. Un percorso avviato in questi giorni con un primo momento dedicato alla violenza domestica vista da un punto di vista psicologico e giuridico. E che oggi, martedì 24 ottobre, sempre a palazzo Leone da Perego, ha affrontato l’importanza del lavoro di rete.
«Tra i compiti di Filo Rosa c’è anche quello quello di fare prevenzione e sensibilizzare – spiega la Marta Franchi di Filo Rosa Auser -. Creare momenti di formazione e condivisione: percorsi utili a capire il problema e capaci di mettere in rete tutte le competenze così da poter aiutare chi è vittima di violenza. L’obiettivo è poi quello di intercettare e bloccare le situazioni a rischio: ossia quegli stati iniziali di violenza domestica. Ancora oggi fatichiamo ad intercettare quel 30% di donne che stanno subendo le prime violenze fisiche e o mentali. Se riuscissimo a contattarle prima sarebbe possibile evitare traumi ben più gravi, oltre che allontanamenti dettati dalle strategie obbligate per la protezione delle vittime. Ed inoltre, potremmo tutelare maggiormente i figli. In questo contesto è necessario basarsi su un lavoro di rete e su una stretta collaborazione tra gli enti del territorio: collaborazione non sempre è facile ma essenziale».
L’incontro, durante il quale è intervenuta anche Antonella Manfrin, ha visto la partecipazione interessata di circa 100 persone, tra cui operatori del terzo settore, agenti di polizia locale, medici e lavoratori dei servizi sociali, ma anche di alcuni insegnanti ed educatori. A spiegare le buone prassi e le strategie vincenti per far si che la rete riesca a lavorare in maniera vincente è stata la professoressa Franceca Maci. A dare il via ai lavori è stata l’assessore Ilaria Maffei come rappresentante del Comune di Legnano ente capofila della rete antiviolenza. «Momenti come questi sono importanti e stimolati per gli operatori. È anche un modo per riallacciare legami raffreddati durante la pandemia. Allo stesso tempo sono occasioni per creare confronti costruttivi. Sono attività che rientrano in una sensibilizzazione che svolgiamo tutto l’anno per cercare di coinvolgere la comunità». Guardando il pubblico presente in sala l’assessore ha notato l’assesenza di figure maschili: «Pochi gli uomini che partecipano a questi momenti di formazione. Troppo pochi. Eppure qui si tratta di temi importanti da conoscere e far propri».
Il progetto e i corsi di aggiornamento, che prevedono un totale di 20 ore di formazione (4 per modulo), continueranno tra la fine di ottobre e il mese di novembre sempre a Legnano. «La speranza- conclude Franchi– è quella di riuscire a sensibilizzare sempre di più sulla violenza di genere e sul ruolo dell’associazione Auser. E’ necessario ricordare che è possibile attuare azioni di prevenzione, al fine di fermare sul nascere ogni forma di violenza».
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