«Il 25 ottobre ci sbattono fuori di casa, non sappiamo dove andare». La storia che ci ha raccontato Eriselda è di quelle che non si vorrebbero mai sentire e raccontare, ma che purtroppo sono all’ordine del giorno.

Lei e suo marito Eduard sono di origini albanesi, lei ha 36 anni e lui 50, sono arrivati in Italia tanti anni fa, Erisalda quando era una bambina ed Eduard nel 2002. Si sono sposati a Legnano nel 2014 e hanno preso la cittadinanza italiana e la residenza nella città del Carroccio. La coppia ha poi avuto due figlie, gemelle, ma una di loro ha da subito manifestato i sintomi di una malattia gravissima che se l’è portata via quando aveva solo due anni. L’altra bimba, che oggi di anni ne ha 5, soffre da qualche mese di crisi epilettiche.

I problemi nella gestione della figlia malata hanno portato la coppia a chiedere il supporto delle istituzioni e tra mille traversie, grazie all’intervento del Tribunale dei Minori, era stata assegnata loro una casa a Cerro Maggiore, quella stessa casa da dove il 25 ottobre prossimo devono andare via: «L’hanno venduta senza dirci nulla ed ora dobbiamo andare via ma non sappiamo dove nè come», racconta Eriselda.

Suo marito lavora a Varese e si muove coi mezzi tutte le mattine, lei ha subito un brutto infortunio ad un braccio in seguito ad un incidente stradale e non può al momento lavorare: «Abbiamo cercato case in affitto o posti dove andare, ma non abbiamo trovato soluzioni – spiega -. Ci siamo iscritti alle liste del Comune di Legnano e dell’Aler, ma ci hanno proposto soluzioni davvero irricevibili, senza spazio per la bambina, in condivisione con altre persone o in condizioni non accettabili».

Questa famiglia sta cercando una soluzione anche nel privato ed è in contatto con l’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Legnano (che conferma di essere a conoscenza della situazione e di aver messo in campo tutte le azioni possibili negli ultimi anni): il 25 ottobre si avvicina e una soluzione per non lasciare tre persone sulla strada va trovata.

Famiglia di Legnano senza casa dal 25 ottobre, il comune: “Non ci sono più le condizioni per il percorso protetto”