In viaggio da giorni, in cerca di un luogo sicuro dove stare. Scalzi, senza denaro e con alle spalle un’esperienza che nessun giovane dovrebbe mai vivere. Sono i tre 17enni trovati (giovedì  12 ottobre) dalla Polizia di Stato di Legnano, mentre provavano a dormire a terra nel parco Castello di Legnano. Uno di loro era in lacrime perchè tra le altre cose era stato anche derubato dei suoi occhiali da vista e non vedeva bene. Si tratta di tre minorenni in fuga dalla Tunisia sbarcati lo scorso 5 ottobre in Sicilia. Adolescenti nati e cresciuti nella stessa città che si sono trovati nella condizione di dover lasciare la loro casa e una famiglia che, a malincuore, li ha spinti lontano per dargli un’occasione di salvezza.

Questi tre 17enni, uniti da una profonda amicizia, dopo giorni di fatica e situazioni avverse, hanno incontrato la cordialità degli agenti della Polizia di Stato. I poliziotti hanno accompagnato i ragazzini in commissariato e dopo gli accertamenti del caso hanno ascoltato la loro storia. Da lì si è attivata la rete sociale di Legnano. Ed ora i ragazzi si trovano al sicuro in un alloggio di Cielo e Terra. Non sono stati portati nel centro di prima accoglienza di Croce Rossa (allestito nella nuova sede di via Ragazzi del ’99) in quanto quegli spazi sono destinati a donne e bambini portati attraverso i canali istituzionali.

Tanti i minori non accompagnati in viaggio

La vicenda di questi tre amici del cuore non è purtroppo isolata. Sono numerosi i minorenni non accompagnati che vengono trovati sul territorio. Ed il rischio è quello che vivano nell’ombra, abbandonati a loro stessi, magari intercettati dalle realtà malavitose. Per cercare di dare risposte a quest’emergenza e nel contempo contrastare la rete dell’illegalità la Polizia di Stato con le istituzioni di Legnano stanno lavorando alacremente così da poter trovare soluzioni immediate. Nei giorni scorsi il sindaco Lorenzo Radice aveva parlato dell’intenzione di creare uno spazio di accoglienza minori nell’ex sede della Provincia in via Dei Mille. Ma non ci sono i tempi tecnici per rendere gli spazi agibili: la necessità è attuale. A fronte di ciò sono in corso tavoli di confronto per capire come accogliere i minorenni soli. L’intento è anche quello di avviare percorsi di istruzione così tenerli lontano da strade pericolose.