«Infortuni sul lavoro, una strage da fermare». Si è celebrata oggi, 8 ottobre la 73ª Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. istituzionalizzata con D.P.C.M. nel ’98 su richiesta dell’ANMIL (Associazione fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro). Numerose le manifestazioni organizzate  in tutta Italia, tra cui Legnano, dalle Sedi territoriali associative, a cui hanno preso parte le massime istituzioni in materia per confrontarsi sui dati relativi al fenomeno infortunistico e su cosa è necessario fare per una maggiore sicurezza sul lavoro: «Un doveroso momento di riflessione sul sacrificio di quanti hanno perso la vita nello svolgimento della propria professione – ha detto il presidente territoriale di Anmil, Vittorio Faedda, presente insieme al presidente della sezione di Legnano Giuseppe Razza  -. Purtroppo devo riscontrare come con la ripresa del lavoro dopo il Covid hanno ripreso anche gli infortuni sul lavoro: se ne registrano 2-3 al giorno, un vero bollettino di guerra. Nei primi 8 mesi del 2023 sono state registrate 383.242 denunce di infortunio, di queste 657 sono stati casi mortali. Quest’anno il 3 per cento in meno rispetto al 2022. Mentre alla Lombardia spetta la maglia nera con 112 morti negli ultimi 8 mesi, più del 5% rispetto al 2022».

Il presidente ha ricordato la tragedia immensa dell’incidente di Torino e tutti gli infortuni mortali. Fermo è anche l’impegno sul fronte della cultura e della prevenzione da parte dell’amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco Anna Pavan, dai referenti locali di Inail e dai sindacati territoriali, attori fontamentali in questa lotta.

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Lule: in 10 mesi intercettate 81 vittime di sfruttamento lavorativo nell’Alto Milanese