“Sei indagato per pornografia”, attenzione alla mail truffa
La mail truffa è arrivata anche sulla posta della nostra redazione. Si tratta di una campagna phishing più volte segnalata anche dalla Polizia Postale. Fate sempre attenzione
“Sei indagato per pornografia”. La mail truffa è arrivata anche sulla posta della nostra redazione. Si tratta di una campagna phishing più volte segnalata anche dalla Polizia Postale sempre puntuale nel mettere in allerta i cittadini.
Il messaggio malevolo è stato recapitato sulla posta di info@legnanonews.com alle 17.05 di mercoledì 4 ottobre. Ed prima di cestinare la mail abbiamo pensato di riportare l’attenzione sul tema.
Il truffatore manda una mail in cui si accusa il bersaglio di aver commesso un reato. La mail appare completa di formule e grafiche verosimili a quelle originali che ricordano istituzioni e corpi di polizia. Come in questo caso viene allegato un file pdf dove viene spiegato alla vittima che l’unico modo per evitare un processo e la gogna pubblica è quello di pagare immediatamente un risarcimento. La vittima viene invitata quindi ad inviare una mail. Ed in questo modo che il truffatore prende contatto e raggira il malcapitato.
Quindi l’invito è sempre lo stesso: non aprire la mail e cestinarla. Nessuna forza di polizia contatterebbe mai direttamente i cittadini, attraverso email o messaggi, per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali, dietro la minaccia di procedimenti o sanzioni penali. Fate sempre attenzione e nel caso di dubbi rivolgetevi alla Polizia Postale.
Da segnalare poi che di recente i truffatori – alla costante ricerca di nuovi strumenti con cui carpire la fiducia di tutti noi – sfruttino l’innovazione tecnologica, replicando numeri telefonici della Polizia postale, per ingannare le persone contattate, approfittando proprio della naturale fiducia che gli utenti nutrono nei confronti delle Forze di Polizia. Le modalità operative usate dai malviventi possono variare. L’utente viene di solito contattato da un falso operatore della Polizia postale, che riferisce di aver riscontrato un non meglio precisato “attacco informatico” ai danni del conto corrente del malcapitato e preannuncia l’invio di un SMS, al cui interno è presente un link, sul quale cliccare per ricevere le istruzioni necessarie a mettere in sicurezza i propri risparmi. Per apparire più credibili, i truffatori contattano gli utenti con lo stesso numero telefonico del centralino degli Uffici della Polizia postale presenti a Firenze ed in ciascuno dei capoluoghi di provincia sul territorio regionale: si tratta del fenomeno noto come spoofing telefonico.
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