Livio Frigoli, segretario generale della Fondazione Palio: “A Legnano devo tanto, spero di restituire altrettanto”
Un incarico inaspettato, una chiamata a sorpresa. Frigoli proprio non se l'aspettava: "Ho accettato perchè mi sento di appartenere profondamente al territorio e alla città. In questa fase, dovrò soprattutto ascoltare e imparare"
Una chiamata a sorpresa. Così Livio Frigoli, neo segretario generale della Fondazione Palio di Legnano, definisce il suo incarico: «La proposta è arrivata senza preavviso e mi ha colto impreparato – il suo primo commento -. Ho accettato, perchè mi sento vicino al territorio e alla città. Io sono riconoscente a Legnano. Qui ho lavorato tanto (Centinaio sindaco l’aveva chiamato nel ruolo di direttore generale del Comune ed oggi ricopre identico incarico nella Fondazione Sant’Erasmo, ndr) e ho ricevuto tanto».
Frigoli allontana subito la possibile ombra di un aspetto economico che l’avrebbe portato ad accettare la carica: «Ho sempre considerato il Palio momento importante sotto vari aspetti, conosco quello del volontariato che agita positivamente l’ambiente. Io, se posso dare il mio contributo, lo darò con il massimo impegno».
Un vincolo e insieme una preoccupazione, tuttavia, esistono: «Non potrò dimenticare il mio lavoro in Fondazione Sant’Erasmo. Quindi, un vincolo temporale esiste e dovrò tenerne conto. D’altra parte, qui in RSA stiamo portando avanti progetti importanti che richiedono presenza costante»
Sui programmi palieschi, Frigoli si esprime così: «La Fondazione Palio deve crescere. Ognuno nel suo ruolo dovrà collaborare e, in questa fase, cercherò di essere il primo a farlo, soprattutto ascoltando e imparando. Spero di portare la mia esperienza raccolta alla Fondazione Sant’Erasmo anche nel Palio. Entrambe le istituzioni, d’altra parte, appartengono al Terzo Settore offrendo sevizi anche se in ambiti diversi».
Il primo impegno è già in calendario? «Non ne ho notizia. Questa volta spero di essere avvisato in tempo. Mi è bastata una sorpresa…», ride Frigoli, preoccupato per l’incarico ma, almeno al cronista appare così, entusiasta e motivato al punto giusto.
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