A Legnano rivive il sogno della famiglia Crespi e del villaggio operaio Crespi D’Adda
Alessandra Selmi ha presentato al meeting del Lions Club Legnano Host il libro “Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi”
La scrittrice Alessandra Selmi ospite a Villa Jucker dove la sera del 3 ottobre si è tenuto il meeting del Lions Club Legnano Host. L’autrice ha presentato agli ospiti presenti il libro “Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi” dedicato alla famiglia Crespi e al villaggio Crespi D’Adda che il Club andrà a visitare il 14 ottobre. La gita prevede anche una tappa a Monza con visita alla magnifica Villa Reale e al duomo Corona Ferrea di Teodolinda. Una serata di grande interesse culturale che ha permesso di conoscere e approfondire un pezzo importante di storia operaia del territorio. Nella foto la consegna di una targa di ringraziamento alla scrittrice da parte del presidente del Legnano Host, Mario Landini.
Alessandra Selmi è una scrittrice ed ha collaborato come editor con diverse case editrici. È titolare dell’agenzia letteraria Lorem Ipsum, dove si occupa di scouting ed editing, insegna Scrittura editoriale nell’ambito dei master dell’Università Cattolica di Milano. “Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi”, è tra i libri finalisti del premio Letteratura d’Impresa.
LA STORIA VILLAGGIO CRESPI D’ADDA
Il Villaggio Crespi D’Adda è solo un triangolo di terra delimitato dal fiume Adda, lo si può abbracciare con uno squardo. Ma, nel 1877, agli occhi di Cristoforo Crespi rappresenta il futuro. Lui, figlio di un tengitt, di un tintore, li farà sorgere un cotonificio all’avanguardia e, soprattutto, un villaggio per gli operai come mai si è visto in Italia, con la sua chiesa, la sua scuola, case accoglienti con giardino. Si giocherà tutto quello che ha, Cristoforo, per realizzare quel sogno. I soldi, la reputazione e anche il rapporto col fratello Benigno, ammaliato dalle sirene della nobiltà di Milano e dal prestigio di possedere un giornale. Per Cristoforo, invece, ciò che conta è produrre qualcosa di concreto e cambiare in meglio la vita dei suoi operai. E la vita della giovane Emilia cambia il giorno in cui si trasferisce nel nuovo villaggio. Figlia di uno dei più fedeli operai dei Crespi, e con una madre tormentata da cupe premonizioni del futuro, Emilia è spettatrice della creazione di un mondo autosufficiente al di qua del fiume, e la sua esistenza, nel corso degli anni, si legherà ineluttabilmente a quella degli altri abitanti di Crespi d’Adda. Come la famiglia Malberti, l’anima nera del villaggio, o gli Agazzi, idealisti e ribelli. Con loro, Emilia vive i piccoli e grandi stravolgimenti di quel microcosmo e affronta le tempeste della Storia: i moti per il pane del 1898, la prima guerra mondiale, le sollevazioni operaie… Tuttavia il destino farà incrociare la sua strada anche con quella di Silvio Crespi, erede dell’azienda e della visione del padre Cristoforo. Nonostante l’abisso sociale che li divide, tra i due s’instaura un rapporto speciale che resisterà nel tempo, e sarà Emilia il sostegno di Silvio nel momento in cui i Crespi – forse diventati troppo ricchi, troppo orgogliosi, troppo arroganti – rischieranno di perdere tutto. Fino all’avvento del fascismo, quando il villaggio Crespi, come il resto del Paese, non sarà più lo stesso.
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