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Sindacati e lavoratori dell’Ospedale di Legnano in stato di agitazione

"Informazioni tardive, mancato confronto e contrattazione assente". Ancora una volta la tensione su questo delicato fronte si alza. E ancora una volta i sindacati segnalano un mancato coinvolgimento e l'impossibilità di poter tutelare i lavoratori e i loro diritti

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«Informazioni tardive, mancato confronto e contrattazione assente. L’atteggiamento di Asst Ovest Milanese non è più tollerabile». Per queste motivazioni i lavoratori con le tre sigle sindacali Cgil,Uil e Cisl hanno deciso di dichiarare lo stato di agitazione. A denunciare la mancanza di un canale di comunicazione con l’Asst sono stati i tre rappresentanti sindacali di zona: Vera Addamo della FP CGIL Ticino Olona con Enza Cirelli della Cisl Milano Metropoli e Giorgio Russo UIL FPL Milano e Lombardia. Ancora una volta la tensione su questo delicato fronte si alza. E ancora una volta i sindacati segnalano un mancato coinvolgimento e l’impossibilità di poter tutelare i lavoratori e i loro diritti.

Al centro delle rivendicazioni della Fp Cgil Ticino-Olona, Cisl Fp Milano Metropoli e Ul Fpl Milano la mancanza di relazioni sindacali con l’Asst Ovest Milanese. «Non siamo considerati – affermano i sindacalisti -. Le numerose richieste di avviare la contrattazione sulla base del nuovo contratto nazionale 2019-2021, che ha introdotto nuovi istituti e nuove opportunità per le lavoratrici e i lavoratori (come per esempio le progressioni tra aree in deroga, ex passaggi verticali) non sono mai state realmente accolte. Abbiamo solo ricevuto rinvii. Oltretutto abbiamo scoperto che l’azienda ha provato ad utilizzare le risorse a vantaggio di pochi».

Le tre sigle sindacali segnalano poi le mancanza di comunicazione «Lo scorso 6 settembre a fronte di numerosi incarichi vacanti abbiamo inviato formale richiesta di attivazione del confronto, riscontrata dall’Azienda solo il 15 settembre con l’impegno a calendarizzare/programmare gli argomenti da trattare. Nessun riferimento all’incarico già bandito e di cui come organizzazioni sindacali siamo venuti casualmente a conoscenza solo il 20 settembre». Per i sindacalisti ciò è grave in quanto «non ci permettono di lavorare così da tutelare i lavoratori». I rappresentanti sindacali hanno chiesto all’azienda la sospensione del bando nelle more del confronto e della contrattazione. «Considerato il mancato rispetto delle relazioni sindacali un incontro con la direzione generale – spiegano i sindacalisti -. La risposta della ASST Ovest Milanese, arrivata il 22 settembre, confermava la correttezza del bando sia in relazione al CCNL sia per la disponibilità delle risorse. Per mantenere l’erogazione della produttività l’azienda ha posto la condizione di un accordo ponte, ma allo stesso tempo ha sostenuto la legittimità di bandire una selezione per la copertura di un incarico di funzione con le vecchie regole e con le risorse economiche definite da un accordo integrativo precedente al rinnovo contrattuale».

Un approccio ambiguo e non coerente contestato dai sindacalisti convinti sia necessario avviare con «urgenza il confronto sul nuovo sistema degli incarichi e di conseguenza contrattare il budget, tenuto conto che le posizioni scoperte sono in vari punti critici (es: reparti) – affermano i sindacalisti -. Non possiamo accettare che i fondi a disposizione della contrattazione per finanziare i diversi istituti vengano gestiti unilateralmente dall’Azienda. La ripartizione delle risorse per il salario accessorio deve essere definita in modo equilibrato nell’interesse di tutte/i le dipendenti ei dipendenti della ASST Ovest Milanese».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Settembre 2023
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