Torna Bussi e il giallo si fa scoppiettante: “Tre vite una settimana”
In una girandola di colpi di scena, Michel Bussi tira i fili di una vicenda inestricabile che sfocerà nella più imprevedibile delle soluzioni. La recensione a cura di Amanda Colombo de La Galleria del Libro
Tre vite una settimana
di M. Bussi
ed. E/O
€18.00
Michel Bussi è uno dei padri del noir moderno, e ogni suo libro sembra spostare più in alto l’asticella della tensione e dell’intreccio narrativo. Anche con questa nuova opera dimostra di saper modulare gli stilemi del noir, della letteratura d’avventura e di viaggio, del racconto di testimonianza familiare e della suspense, unendoli in una storia pirandelliana che gioca sul tema dell’identità e delle maschere e su quello delle vite che si possono vivere in contemporanea o che si aspirerebbe a vivere.
Perchè il protagonista di questa storia è uno, ma vive per tre. La capitana Marelle della gendarmeria nazionale, infatti, non crede ai suoi occhi quando scopre le tre patenti quasi identiche nell’automobile dell’uomo trovato morto nella scarpata: Renaud Duval, Hans Bernard e Pierre Rousseau hanno la stessa faccia, sono nati nello stesso giorno, ma in tre luoghi diversi! Qual è dunque la sua vera identità? Ed è stato incidente, suicidio o omicidio? È come se uno stesso uomo conducesse tre vite contemporaneamente a tre indirizzi diversi, con tre case, e tre amatissime compagne. In un’indagine che non offre punti fermi l’unica pista sono le marionette, che dal negozio di un misterioso libraio antiquario di Parigi portano alla lontana Boemia, teatro di un episodio di sangue avvenuto quarant’anni prima.
Ma chi è morto, Renaud, Hans o Pierre? E chi deve morire per mano di una minaccia che resta nell’ombra? Se lo chiede la polizia e se lo chiedono le tre donne che l’uomo ha lasciato. Delle tre, Nanesse deve arrendersi all’evidenza: ha identificato il cadavere del suo Renaud. Ma né la tatuata Éléa, ragazza di Pierre, né la sportiva Vicky, fidanzata di Hans, credono che il loro uomo sia morto. Per la verità non capiscono nemmeno se quello che stanno cercando sia lo stesso uomo o siano due persone diverse.
In una girandola di colpi di scena, Michel Bussi tira i fili di una vicenda inestricabile che sfocerà nella più imprevedibile delle soluzioni, lasciando al lettore la sensazione di essere stato una di quelle marionette citate nel libro, manovrata da un autore davvero eccezionale.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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