Palio di Legnano: dopo 8 anni, il “Collegio” torna a contarsi sulla elezione del gran maestro
L'associazione che riunisce le otto contrade elegge il gran maestro e il suo vice. Si confrontano le accoppiate Bonito-Biaggi, attualmente in carica, e Bevilacqua-Sciocco
Tornata con elezione delle cariche associative al Collegio dei capitani e delle contrade questa sera, lunedì 18 settembre, al castello di Legnano. Dopo 8 anni, dal settembre 2015, l’associazione che riunisce le otto contrade legnanesi andrà alla conta. Infatti e anche in maniera inaspettata saranno due le candidature alla massima carica. Raffaele Bonito, infatti, attuale gran maestro, si riproporrà con il vice Tiziano Biaggi. Si confronterà con Remo Bevilacqua affiancato dal vice Doriano Sciocco.
Nel 2015, ultima volta con un confronto a tre, prevalse Alberto Oldrini su Riccardo Ciapparelli e Gianfranco Zottino. Successivamente, sia Oldrini (2017), sia La Rocca (2019) e sia Bonito (2021) vennero eletti senza altri candidati.
Questa sera, quindi, si torna a un confronto sempre utile al “Collegio” per un dibattitto costruttivo sul mondo contradaiolo in particolare e su quello più generale del Palio.
Per la carica di consigliere si candidano Alessandro Airoldi, Giancarlo Alberti, Lucio Ballarino, Gianluigi Dell’Acqua, Domenico Esposito, Massimiliano Franchi, Davide Fuschetto, Roberto Guidi, Matteo Masnata, Cristiano Poretti, Ruggero Sormani, Gian Piero (Jody) Testa
Per la carica di Probiviro, Paolo Cristiani, Matteo Garegnani, Giuseppe La Rocca
Per la carica di Revisore dei Conti, Mauro Nebuloni, Carlo Barlocco, Davide Bartesaghi
In questi ultimi giorni, la campagna elettorale ha sollecitato una divagazione sulla figura del cavaliere del Carroccio, carica oggi ricoperta da Riccardo Ciapparelli in scadenza di mandato, come se dipendesse dalla elezione del gran maestro. In realtà, l’incarico esula dalle competenze dirette del “Collegio”, ma da statuto del Palio, è lasciato ai magistrati, sindaco, presidente della Famiglia Legnanese e gran maestro.
Di recente, in questo contesto, il sindaco Radice (il cui pensiero è sempre apparso il più autorevole nell’ambiente paliesco) sembrava aver definito una posizione chiara verso la riconferma di Ciapparelli, quando pubblicamente lo citava “per il lavoro silenzioso ma fondamentale per dare sempre più qualità e sicurezza alle nostre manifestazioni”. Adesso, Radice si lascerà influenzare dall’esito della Tornata e indirizzerà la scelta altrove, anche in previsione del rinnovo delle cariche nella Fondazione, ormai vero organo operativo del Palio?
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