Chiesa gremita di fedeli e tanta commozione per la messa di saluto alla comunità celebrata da don Marco Lodovici, amato parroco di San Domenico che ha lasciato Legnano per diventare prevosto a Lissone. Al suo posto è arrivato dalla parrocchia di Nerviano don Claudio Maria Colombo 

La funzione è terminata con un lungo applauso e con i ringraziamenti di monsignor Angelo Cairati, di don Claudio e dei rappresentanti della comunità parrocchiale. È stato poi il momento degli omaggi, tra cui quelli offerti delle contrade San Domenico e San Martino.

«Il 18 settembre del 2012, quando per la prima volta dormii qui in parrocchia a San Domenico, rimasi colpito dalla  grandezza di questa chiesa, e mi chiesi come avrei fatto a conoscere così tante persone. Oggi, che devo salutarvi, guardo la chiesa e sento proprio che è stata una famiglia… una casa – così don Marco nel suo saluto -. Qui penso alle storie dei bimbi dell’oratorio, storie di adolescenti, storie di famiglie, di coppie che ho sposato e di persone che mi hanno accompagnato».

E poi le storie di contrada, quelle di San Domenico e di San Martino: «In loro, vedo la storia di una città. Una esperienza di famiglia per me importante e per questo mi viene da dire un grazie al Signore che mi ha e ci ha accompagnato. Insieme siamo passati anche in mezzo alla tempesta del Covid». Commosso don Marco ha poi ricordato i suoi punti cardine della sua attività pastorale a Legnano, tra questi l’attività del confessionale, l’impegno verso gli ammalati e l’oratorio «al quale sono particolarmente affezionato. Durante questi anni ho visto i ragazzi incontrare il Signore. E questo è speciale, è prezioso».

Ripercorrendo la sua esperienza a Legnano don Marco ha ripensato a diversi momenti di condivisione e di lavoro: «Per questo ringrazio tutti i gruppi con cui ho camminato, tra cui il consiglio pastorale e il gruppo famiglie e primi sposi. Ringrazio tutti voi: ho sentito questa comunità come una mia famiglia. Ciò che è stato costruito resterà. È il momento di andare da un’altra parte, qui la comunità continuerà con don Claudio».

Infine don Marco ha affermato: «Concludo con un desiderio. Andando via, la cosa che mi interessa di più non è che vi ricordiate di me, anche se fa piacere, è che non perdiate la via del Signore». Perché, per don Marco, è «un percorso lungo il quale è possibile condividere insieme, anche a distanza, la gioia della comunità».