Con Pietro Cozzi, Legnano perde uno tra i suoi figli più affezionati e fedeli
Non solo attaccato alla sua famiglia e al lavoro, ma anche a tutto quanto di buono potesse esprimere la città, Pietro è stato l’immagine di un impareggiabile imprenditore e mecenate
Notizia sconvolgente. Pietro Cozzi è stato un vero amico al quale devo molto come uomo e giornalista. Mi ha introdotto in Famiglia Legnanese negli anni ‘70 e da allora l’amicizia e la collaborazione sono proseguite intense e profonde.
In ogni occasione in cui passava in villa Jucker entrava in redazione e ci dedicava un saluto. Era un momento di assoluta vivacità espressiva, di consigli utili anche nella nostra vita personale. Aveva quasi 90 anni, ma era sempre un giovanotto per idee e pensieri.
Mai fermo con iniziative utili alla città. Adesso, stava pensando al prossimo anniversario della battaglia di Legnano. Nel 2026 saranno 850 anni. E lamentava che nessuno stesse pensando a qualcosa di… mondiale. Dai, ci incitava, dobbiamo muoverci, dobbiamo fare qualcosa di importante come nel 1976.
Innamoratissimo della sua Marisa, se ne sono andati insieme. Un destino crudele, ma forse doveva essere proprio così.
Ciao, Pietro
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