Bagarre in consiglio comunale a Legnano, la Lega: “Nostre proposte respinte sempre e comunque”
A quattro giorni dalla seduta consiliare finita con l'uscita dall'aula di maggiornaza e FdI, la riflessione della Lega sull'ultimo consiglio comunale
«Gli accadimenti dell’ultimo consiglio comunale sono degradanti per tutti. E, purtroppo, non è la prima volta». Inizia così, dopo essersi fatta attendere per quattro giorni, la riflessione della Lega sulla bagarre scoppiata durante l’ultima seduta del consiglio comunale di Legnano: bagarre che ha scritto un’ennesima pagina da dimenticare per la politica locale, con tanto di aula lasciata da maggioranza e Fratelli d’Italia all’apice di una discussione innescata ancora una volta dalla tariffa puntuale e finita con l’accusa rivolta dalla consigliera del Carroccio Daniela Laffusa ad una familiare del collega di maggioranza Simone Bosetti di non rispettare le nuove direttive sul conferimento dei rifiuti.
Il presupposto da cui muove il Carroccio è lo stesso che ha segnato le considerazioni mosse nei giorni scorsi anche dalle altre forze politiche che siedono nel parlamentino, tanto di maggioranza quanto di minoranza: la discesa del dibattito consiliare «su livelli decisamente bassi che non raramente sono sfociati in turpiloqui o vicendevoli accuse personali» e una discussione “persa” troppo spesso «in argomenti futili, con personalissimi e stucchevoli battibecchi, che fanno sfigurare i contendenti e che inesorabilmente allontanano i cittadini dal mondo politico». La Lega, però, si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa.
«Si è persa l’ennesima occasione per approfondire nel merito quanto argomentato nella nostra mozione – sottolineano dal Carroccio -: le sanzioni per chi infrange le regole della raccolta differenziata dei rifiuti possono essere esemplari anche con importi meno rilevanti. Anche perché gran parte di quelli che cadono nella rete, fatto sostenuto dalle argomentazioni della stessa maggioranza, risultano essere cittadini ignari o piuttosto ingenui (anche considerando l’avvio recente del nuovo modello di raccolta della frazione inorganica), difficilmente si riesce a colpire chi volontariamente infrange le regole o chi scarica abusivamente arrecando gravi danni alla comunità».
Non solo. La sezione locale del partito di Matteo Salvini sottolinea anche come «l’aver sempre e comunque respinto ogni proposta di una parte dell’opposizione abbia contribuito ad incendiare gli animi. Non da ultimo la sostituzione del presidente del consiglio ha creato ulteriore disappunto, la nomina in un ruolo super partes di chi super partes non sa essere di certo non rappresenta una scelta distensiva». E conclude censurando che la maggioranza reputi «sacrosanta l’uscita dall’aula durante la seduta di venerdì scorso»: «Quando invece ad uscire sono stati i consiglieri di opposizione, solo allora si era concretizzato un “affronto verso le istituzioni”. Due pesi e due misure sono ulteriore benzina sul fuoco».
Ora l’auspicio del Carroccio è che si riparta da «temi assolutamente rilevanti e critici per il futuro di Legnano». «Ad estate finita è stata riaperta la piscina con una previsione di costi, a carico della collettività, esorbitante – conclude la Lega -. Nel quotidiano constatiamo che la città, nonostante le prese di posizione sulla raccolta dei rifiuti, risulta sporca e trascurata. Continuiamo ad essere in scacco nei confronti di bande di piccoli delinquenti che spadroneggiano impuniti, spaventando, aggredendo, derubando chi si ostina a girare da solo per le vie del centro. Questi sono gli argomenti degni di essere discussi in aula, questo deve essere, e sarà, il nostro impegno».
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