Pgt, il sindaco Radice: “Nessuna invasione di centri commerciali, favoriamo i negozi di vicinato”
Il sindaco di Legnano Lorenzo Radice rispedisce al mittente le critiche della minoranza spiegando la filosofia che sta dietro della variante urbanistica: "Dove possibile abbiamo ridotto le metrature commerciali"
A Legnano, uno dei temi caldi di questo agosto 2023 già fin troppo afoso è il Pgt. Dopo la pubblicazione della Vas (Valutazione Ambientale Strategica), il cui iter chiuderà a settembre, sono state messe in fila una serie di critiche, avanzate in primis dal consigliere comunale di minoranza, Franco Brumana. Il leader del Movimento dei Cittadini ha contestato in particolare la giunta arancione in quanto starebbe dando il via libera a un futuro di centri commerciali e a una città dormitorio.
Una critica che per il sindaco Lorenzo Radice rispedisce al mittente spiegando la filosofia che sta dietro della variante urbanistica messa a punto dalla giunta. Premesso che manca ancora tutta la fase di consultazione, la raccolta delle osservazioni dei cittadini e il passaggio in consiglio comunale (l’approvazione finale è prevista per febbraio ndr), il primo cittadino ribadisce la logica e l’impianto del piano urbanistico, le cui regole del gioco – precisa Radice – «sono già chiare anche agli operatori commerciali»: «Il commerciale c’è – ribatte -, ma non è vero che andiamo a fare operazioni folli. In gran parte ereditiamo condizioni che sono già in essere; dove queste non si potevano modificare non l’abbiamo fatto (è il caso del piano di intervento di viale Sabotino), dove abbiamo potuto intervenire lo abbiamo fatto riducendo le metrature delle aree commerciali. Posso citare il caso del terreno tra viale Liguria e la Sp12 dove da 20mila metri quadri di commerciale siamo scesi a 17.500. Qui è anche previsto un campo fotovoltaico. Anche in via Ciro Menotti, nel terreno acquisito da Legnano Patrimonio, abbiamo ridotto l’intervento commerciale. Lo stesso vale per la ex Crespi. E nel caso della ex Pensotti abbiamo detto no a una variante sostanziale che avrebbe incrementato il commerciale. In viale Cadorna abbiamo dato il via libera a un supermercato di media grandezza, perchè in quella zona non sono presenti attività commerciali. Questa è la logica degli interventi».
Il nuovo Pgt non pone limiti, invece, quando si parla di commercio di vicinato. Negozi e botteghe si possono aprire ovunque in città: «Sui negozi di vicinato non abbiamo posto limiti – precisa Radice -, quello che andremo a discutere è un piano che lavora davvero sulla rigenerazione urbana, un piano che si allontana dalla logica di una città che si trasforma solo sulle grandi aree, ma che al contrario dà importa alle micro-trasformazioni. Questo Pgt, con le sue nuove regole, favorisce il mix funzionale rispondendo alla logica del fare vivere la città in ogni sua parte: la città dei 15 minuti. Introduce inoltre un sistema di agevolazioni per chi costruisce, a fronte di interventi finalizzati al miglioramento delle micro-aree, come parcheggi, sistemazione di parti verdi o servizi».
Allo stesso tempo l’amministrazione comunale non intende trascurare i grandi piani d’ambito: «Il dialogo con i proprietari dell’ex Manifattura prosegue, non si è mai interrotto – afferma il primo cittadino -. Non abbiamo introdotto modifiche sostanziali: nel nuovo documento, però, ci limitiamo a stabilire cosa non si può fare, cercando di non limitare gli operatori nelle loro proposte». Sul consumo del territorio Radice segnala, infine, l’eliminazione di un ambito residenziale vicino al nuovo ospedale, la cui destinazione resterà agricola.
«A Legnano un PGT “palazzinaro” come negli anni ’60, con invasione di centri commerciali»
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