Il caso testimoniato dal nostro lettore non è il solo segnalato in redazione con il coinvolgimento di cittadini senza un preciso medico di famiglia. Oltre al problema in se’, notiamo inoltre quanto stia peggiorando il rapporto fiduciario tra cittadino e istituzioni, amministrative e sanitarie. Oggi, il riferimento è una persona di 85 anni e la sua difficoltà nel trovare un medico di riferimento, ma anche una burocrazia che non dà tregua.

Come tutti voi saprete, negli ultimi tempi la medicina territoriale in Lombardia soffre terribilmente e molti pazienti si sono ritrovati costretti a recarsi in guardia medica o in PS perché sprovvisti di un medico di base.

Tra questi pazienti è presente anche mia nonna, signora di 85 anni, che da mesi si trova senza un medico di riferimento.
Per sua fortuna gode di ottima salute, ma a questa età è normale doversi recare dal medico per prescrizioni di farmaci o piccoli problemi.

Andata quindi in guardia medica, le è stato riferito che per i pazienti over 75 il medico è garantito e sarebbe stato sufficiente recarsi agli sportelli di scelta e revoca in ASST.

Va in ASST una prima volta, e le viene detto che deve prendere appuntamento online. Prendiamo appuntamento, torna in un ASST, le viene detto che non ci sono medici disponibili.

Mi chiedo, é mai possibile prendere in giro in questo modo un paziente di 85 anni?
Stiamo veramente vivendo un epoca in cui una persona di questa età, che dovrebbe viversi la pensione serenamente, dopo decenni di contributi, non può nemmeno avere un medico a cui rivolgersi?

Io non voglio crederci e mi stupisco ancora davanti a una realtà che non può essere degna di un paese come l’Italia.

Cordiali saluti
Alex