Piscine di Legnano e Parabiago, i lavoratori Amga Sport tornano a chiedere il loro ricollocamento
I dipendenti tornano a manifestare la loro preoccupazione, perchè il riassorbimento si allontana sempre più
Se prima della chiusura della piscina di Legnano la preoccupazione era pur sempre contenuta, oggi per gli ormai ex lavoratori di Amga Sport la tensione è decisamente alle stelle. Infatti, come dichiarano in questi giorni, “nessuna garanzia arriva anche dal fronte Legnano e, con l’avvio della procedura di affidamento diretto si smaterializza la possibilità di riassorbimento dei dipendenti”.
Infatti, proseguono nella loro preoccupazione, “sarà facoltà del nuovo soggetto, con l’arrivo della nuova stagione didattica, poter selezionare il personale che espleterà servizio all’impianto Fernando Villa con contratti all’insegna del ribasso e del tutto privi di futuro, data la limitata gestione di soli tre mesi in attesa della messa a punto del tanto atteso bando”.
La vicenda si trascina da tempo e sta esplodendo in questo periodo con la chiusura di Legnano, avvenuta venerdì 4 agosto, e quella prossima di Parabiago, prevista il 31 agosto. Per i lavoratori, quello che premeva maggiormente fin dall’inizio era il ricollocamento degli 11 dipendenti, chiedendo che «venisse posto come vincolo alle stesse condizioni contrattuali da parte delle amministrazioni comunali», chiamate ad affidare gli impianti natatori a un nuovo gestore. Una richiesta che oggi appare lontana dal poter essere esaudita.
Parallelamente c’è la situazione riguardante i 30 lavoratori precari che hanno svolto e svolgono attività di istruttori di nuoto, assistenti bagnanti, addetti agli spogliatoi e istruttori di fitness. Nel loro caso i sindacati hanno chiesto a Inps e Inail una ispezione di Amga Sport (società oggi in liquidazione) per verificare lo stato contrattuale. Accusa quest’ultima che è stata respinta da Amga Sport.
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