In questi ultimi giorni la natura ha messo particolarmente alla prova il territorio. Le stazioni meteorologiche della Protezione civile hanno registrato violenti nubifragi, raffiche di vento fino a 118Km/ora e grandine di dimensioni superiori a palle da tennis.

«Ogni passaggio ha lasciato auto distrutte, cappotti di case forati, vetrate frantumate, alberi abbattuti, anche quelli sani e di grossa taglia – commenta Giuliano Prandoni, presidente della Protezione Civile Alberto da Giussano Legnano -. Vorrei ringraziate tutti i volontari della Protezione Civile di Legnano che hanno incessantemente operato per monitorare le varie ondate temporalesche e per operare sui tanti cantieri cittadini aperti al fine di riportare una certa “normalità” alle vie di Legnano e nei parchi, ostruiti da rami e alberi. Fondamentale il coordinamento del Comandante della Polizia Locale con l’apertura di una Sala Operativa congiunta per l’emergenza.

«Ringrazio anche la Protezione Civile di Cerro Maggiore, di Rescaldina e di San Vittore Olona, intervenute con grandi mezzi adatti a rimuovere le piante più grandi. È un dato di fatto che questi fenomeni stanno aumentando di frequenza e di intensità e ciò merita una riflessione su come poter mettersi in sicurezza al meglio all’avvicinarsi di questi pericoli. Questo argomento potrebbe essere affrontato progettando indicazioni e comportamenti atti a diminuire i rischi per cose, persone e animali. Già oggi i nostri volontari sono impegnati in azioni preventive, segnalando ostruzioni del letto del fiume Olona, segnalando i tombini ostruiti ed anche rami pericolanti».

«In sintesi – conclude Prandoni – gli interventi a seguito di questi fenomeni sono importanti, ma è altrettanto importante impostare un sistema di prevenzione che coinvolga tutti, istituzioni e cittadini».