Addio a Genarmoly, cavallo atleta del Palio di Legnano 2023
Genarmoly ha rappresentato l’ultimo baluardo del purosangue nel mondo del Palio, non solo grazie alle sue vittorie ma anche e sopratutto per la sua attitudine da cavallo atleta, vittorioso tre volte a Legnano
La notizia oggi sulla Gazzetta di Siena: è morto l’ultimo purosangue del sogno Palio, Genarmoly, premiato nel maggio scorso al Memorial Favari come cavallo atleta del Palio di Legnano 2023.
Cosi la collega Eleonora Mainò nel suo ricordo: “Salito alle cronache con i nomi più svariati, nato in Irlanda nel 2009 da Roman Emperor e Geniume Charm è portato in Italia da Devis Grilli per poi passare a Valter Pusceddu, Genarmoly ha rappresentato l’ultimo baluardo del purosangue nel mondo del Palio, non solo grazie alle sue vittorie ma anche e sopratutto per la sua attitudine da cavallo atleta. La sua ultima apparizione a Legnano, un giro di pista di onore in occasione di un premio a lui dedicato durante il Memorial Favari del 2023”
“Grazie a lui – prosegue Mainò -hanno esultato Voltaia e Borgo a Piamcastagnaio, San Paolo ad Asti, San Martino e La Flora a Legnano. In coppia perfetta con il suo allenatore Bighino, accopiata da sogno con Mulas, impeccabile con Gavino Sanna. Ci sono due fantini però con cui Genarmoly con la sua potenza ha oltrepassato più volte il muro del suono, trasformando alcuni attimo della sua carriera in poesia”.
”Con Giosuè Carboni, insieme vittoriosi prima in Voltaia e nell’ultimo successo della Flora, in una corsa in cui, ad un certo punto, Genarmoly fece capire a tutti di essere ancora un leone e che quella pista dove essere ancora una volta sua.
Poi con Andrea Mari. Quel Palio sotto il diluvio per San Martino e l’altro, in Sant’Ambrogio, la corsa che inauguro’ il tempo del non sappiamo. Il passaggio di alcune piazze all’angloarabo ha poi lasciato a Genarmoly Legnano come unico palcoscenico. Si chiude adesso un capitolo importante della storia recente della provincia e tanti piccoli racconti personali che intorno alle sue vittorie si sono intrecciati. Compresi i ricordi e la mancanza di qualcuno”, la conclusione.
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