«La città è diventata meno attrattiva. L’inerzia della Giunta scoraggia gli investitori». E’ un titolo decisamente “robusto” quello riservato ad alcune considerazioni firmate dal consigliere di opposizione, Franco Bumana, apparso in questi giorni sull’ultimo numero della rivista “Polis”, edita dalla omonima associazione socio-politica della quale fanno parte diversi esponenti dell’attuale amministrazione comunale.

Un testo, quello di Brumana, inserito in un dibattito sulle “tematiche urbanistiche legnanesi. Un argomento che da mesi è al centro del dibattito politico, a volte con scambi assai duri tra maggioranza e minoranze- leggiamo nella introduzione della rivista-. L’assessore Lorena Fedeli illustra la strategia della Giunta Radice in questo settore, mentre Franco Brumana, consigliere del Movimento dei Cittadini, espone quelle che a suo avviso sono le criticità della politica urbanistica».

Un confronto interessante. Sicuramente, va attribuito al direttore Gianni Borsa e al condirettore Saverio Clementi il merito di aver dato risalto al dibattito in maniera trasparente e chiara, concedendo all’assessore Fedeli e al consigliere Brumana pari opportunità non solo nelle loro singole espressioni, ma anche nei titoli, circostanza non banale dal punto di vista giornalistico.

Così all’ampio coinvolgimento dei cittadini per raccogliere suggerimenti, alla visione di una Legnano al centro di un sistema più vasto che parte da Rho-Pero e arriva a Malpensa e alla “città dei quartieri” e alle “attrezzature di prossimità” evidenziati dall’assessore Fedeli, la contrapposizione ben evidenziata dal consigliere di opposizione Brumana con una critica a tutto tondo su quelle da lui giudicate come “non scelte” e sul mancato rinnovo del Documento di Piano. Sempre attuale poi il caso della ex Manifattura di Legnano.

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