«Il Rugby Sound è sempre una bomba». Questo il grido di J-Ax, vero nome Alessandro Aleotti, tornato dopo quattro anni sul palco dell’Isola del Castello di Legnano insieme a DJ Jad per l’atteso concerto degli Articolo 31.

Il duo che ha segnato la scena rap italiana, in tour dopo la reunion ufficializzata a Sanremo, ha scatenato (nonostante la pioggia) il pubblico legnanese con i loro nuovi pezzi e le hit che hanno accompagnato un’intera generazione, quella nata negli anni ’80, rimanendo poi la colonna sonora di tutti gli italiani.

Sono partiti con “Filosofia del Fuck-Off”, l’ultimo singolo lanciato dopo l’esibizione all’Ariston, per poi mettere in fila tutti i loro più grandi successi: “L’italiano medio”, “Gente che spera”, “La spirale ovale”, “Domani smetto”, “Il funkytarro”: «Non mi sarei aspettato dopo tre anni di fare bis come questi, come Articolo 31 – ha detto J-Ax  -, questi pezzi descrivono da dove siamo partiti, dalla strada della città di Milano». Sul palco è comparso a cantare anche suo fratello “Grido”: «Grazie mamma ne hai fatti due su due». Alle 22 le prime gocce hanno bagnato il campo. Tutti con le mani alzate e qualche ombrello aperto. Il concerto non si è fermato nemmeno con la pioggia che ha però scatenato dalle 22.30 un fuggi fuggi generale del pubblico. I  più stoici sono rimasti a ballare sotto il diluvio, sempre più violento. Alle 23 lo show è stato interrotto e gli Articolo 31 hanno salutato il pubblico fermandosi a un’ora di concerto. Le condizioni meteo non hanno permesso di proseguire. «In 7000 mila sotto la pioggia per gli Articolo 31. Eroici», è l’ultimo post pubblicato dagli organizzatori del festival.

Poi tutti a casa sotto il diluvio, tra code epiche e vestiti zuppi, alcuni col sorriso e altri meno, per una serata comunque divertente sulle note degli Articolo 31.

(Foto di Daniele Zaffaroni)

 

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