Approvato con i voti favorevoli della maggioranza e di Forza Italia, e l’astensione delle altre minoranze, il progetto di partenariato pubblico privato della piscina di Legnano, già presentata la scorsa settimana in sede di commissione consiliare aperta al pubblico.

“NON SONO STATE ASCOLTATE LE SOCIETÀ SPORTIVE”

Tra le critiche più accese quelle del consigliere Francesco Toia che avrebbe gradito la presenza dell’ingegnere responsabile del progetto, invece non presente. Il consigliere ha poi fatto notare che gli spazi acqua non sono ancora sufficienti per soddisfare le esigenze delle società sportive: «Ci troviamo con un progetto faraonico da 15 milioni di euro per amatori senza che siano stati presi in considerazione i numeri: abbiamo 170 atleti uscenti da Amga Sport con una struttura che conta 4 corsie da 25 metri e una vasca coperta (all’aperto) da 8 corsie coperta, che di fatto passa a 4 corsie, perchè le altre 4 diventeranno ad altezza ludiche. La tribuna passa dagli attuali 350 posti ai futuri 200 posti a gradoni da 4 file: organizzare i trofei come scritto nel progetto non sarà assolutamente possibile. Inoltre non vedo una palestra. Non sono state ascoltate le voci delle società sportive». Un concetto, quello dell’utilizzabilità sportiva dell’impianto, sottolineato da più consiglieri di opposizione. 

CRITICHE SULL’INGRESSO SU VIALE TOSELLI

Polemico anche il consigliere Franco Brumana: «Le minoranze non potevano votare contro perché la città ha comunque necessità della piscina e non potevano però neanche approvare avvallando la scatola chiusa predisposta dalla giunta . Pertanto – è il commento del consigliere del Movimento dei Cittadini – si sono astenute ed hanno messo in rilievo le perplessità derivanti dalla riduzione dell’utilizzabilità sportiva di questo importante impianto oltre che l’infelice collocazione dell’entrata sul trafficatissimo viale Toselli (scelta contestata dalle minorante in generale). Le imprese private si sono mosse , come era loro dovere, secondo la logica del profitto compiendo le scelte economicamente più vantaggiose dopo aver svolto attente analisi di mercato. Il Comune nella trattativa, che ha condotto in segreto, avrebbe dovuto tutelare gli interessi pubblici. Alla fine si sarebbe dovuto raggiungere un equo equilibrio tra gli interessi pubblici e privati . E’ stato fatto? Non lo possiamo sapere proprio per la gestione occulta della questione . Su un tema così importante la commissione consiliare doveva essere coinvolta e informata da subito e più volte, ma è prevalsa la logica oligarchica a cui e’ improntata tutta l’attività della giunta Radice».

“PROGETTO MIGLIORE PER NON CHIUDERE MAI LA PISCINA”

In risposta alle critiche l’assessore allo sport Guido Bragato ha spiegato che è stato scelto di «garantire un monte ore di attività alle società sportive molto superiore a quello standard in questo genere di contrattazioni» mentre il  presidente della commissione Sport Letterio Munafò (Forza Italia) ha precisato che le decisioni cono state «prese di comune accordo con le società sportive», votando a favore delle tre delibere mentre gli altri consiglieri di opposizione si sono astenuti. La maggioranza ha giudicato il progetto «il migliore progetto possibile per non chiudere mai la piscina». L’impianto natatorio, infatti, non chiuderà nemmeno durante i lavori ed è ancora atteso un bando per la gestione ponte dei prossimi due anni.

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