Il paziente rimasto nove ore al Pronto Soccorso senza assistenza non è migliorato: “Che faccio? Lo riporto là?”
La domanda viene posta dalla moglie del paziente, dopo alcuni giorni dalla segnalazione del disservizio
Aveva anche una indicazione scritta del medico di base per esami urgenti il paziente rimasto, senza assistenza, nove ore al Pronto soccorso di Legnano nella giornata di venerdì 9 giugno. Lo segnala la moglie in una nuova lettera in cui chiede la fine del dibattito mediatico, ma anche un consiglio: “considerato che la situazione non è migliorata, ma i tempi per intervenire con efficacia si allungano, cosa faccio? Torno al Pronto Soccorso?”,
Buonasera. Vorrei porre fine al dibattito sul disservizio che ritengo mio marito abbia ricevuto al Pronto Soccorso di Legnano.
Pur sottoscrivendo in toto le osservazioni dei due medici sui gravi problemi del sistema sanitario pubblico, ritengo che ognuno dei pazienti che visitano l’ospedale sia un caso a sè stante. Chi ha valutato le condizioni di mio marito sembra non aver tenuto conto delle indicazioni scritte fornite dal medico di base che, spiegando le precarie condizioni di salute, chiedeva urgenti esami. Non bastava certo una Tachipirina.
Ora, la situazione non è migliorata, ma i tempi per intervenire con efficacia si allungano. Cosa faccio? Torno al Pronto Soccorso?
Ringrazio per lo spazio dedicatomi
Lettera firmata
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