Si sono svolti al Dragon Club di Samone (To) la prima sessione di esami nazionali per i karateka legnanesi, del settore Karate jutsu PSG, la nuova area di questo sport, coordinata dal maestro Bicutri, che si occupa dello studio di quest’ultimo da un punto di vista applicativo storico e culturale. Un’area nata nelle intenzioni del responsabile nazionale delle arti marziali Alessandro Tarabuso, per completare e fare da anello di congiunzione alle aree del karate sportivo e del karate a contatto.

La commissione esaminatrice composta dai maestri: Alessandro Tarabuso (Resp.Naz. Arti Marziali Pgs), Francesco Penna (Resp.Naz. Karate Pgs), e Giampiero Bicutri (Coord. Area Karate jutsu), conferiva all’evento l’importanza che meritava, e spronava gli esaminandi a dare il meglio di se.

Gli atleti legnanesi che già praticano il karate goju-ryu di Okinawa, «si sono dimostrati entusiasti per questa prova di esame» commentano gli organizzatori, che tocca aspetti come i bunkai e i renzoku bunkai (analisi dei Kata a fini applicativi di combattimento difesa personale) che per la scuola shorei shobukan sono costante oggetto di studio.

Hanno raggiunto la cintura nera 1° Dan ( l’inizio della pratica marziale): Beatrice Dettoli, Augusto Pignoloni ed Alice Pignoloni, il 2° Dan è un premio all’allieva romana Giada Serpa, mentre il 3° Dan è stato dato all’allenatore Federico Peri.

Per Sensei Massimiliano Andreani il «6°Dan che sancisce una tappa importante di un lungo percorso marziale nel karate Goju-ryu di Okinawa, ma che fortunatamente non è la fine di un percorso di apprendimento che continua grazie al confronto continuo» commenta.
Una menzione anche agli altri allievi (Stefano Enea, Andrea Porro, Naike Trincavelli, Gioffredi Francesca) che hanno accompagnato e sostenuto come Uke i loro compagni di Dojo, perché il karateka sebbene pratichi una disciplina individuale, cresce solo se aiutato dal gruppo.