Con Opera di Solidarietà, la musica di Verdi è risuonata a Palazzo Malinverni
Nutrita partecipazione all'iniziativa promossa in collaborazione con la parrocchia di San Magno e con il patrocinio del Comune. In prima fila le referenti del Centro antiviolenza guidato da Loredana Serraglia
La musica di Giuseppe Verdi ha risuonato nel cortile di Palazzo Malinverni a Legnano per il concerto Opera di Solidarietà a favore di Filo Rosa Auser. Evento organizzato dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate con il supporto di CCR Insieme Mutua tenutosi sabato 10 giugno.
In tanti hanno partecipato all’iniziativa promossa in collaborazione con la parrocchia di San Magno e con il patrocinio del Comune. In prima fila le referenti del Centro antiviolenza, guidato da Loredana Serraglia, con il sindaco Lorenzo Radice e i rappresentanti della Bcc e di CCR Insieme Mutua. Ad esibirsi l’orchestra e il coro sinfonico Amadeus diretti dal maestro Marco Raimondi, con la partecipazione del soprano Laura Scotti, proporranno un repertorio interamente dedicato a Giuseppe Verdi. Infatti con “Verdi, un mito italiano” saranno eseguite le più famose arie d’opera del maestro di Busseto.
Auser Filo Rosa
L’associazione nasce nel 2006 dalla volontà dell’allora sindaco di Cardano al Campo Laura Prati e Annamaria Taglieretti come strumento per la tutela delle donne contro la violenza. Entrata a far parte della Rete Antiviolenza Ticino Olona nel 2015, è riconosciuta da Regione Lombardia e opera sul territorio attraverso la sede di Legnano (nello stabile sottratto alla criminalità organizzata che sorge in via Pasubio 21) e lo sportello di Castano Primo (via Moroni 8). «Siamo un punto di approdo per tutte le donne vittime di violenza, che sia di natura fisica, psicologia o economica, uno spazio gratuito e di facile accesso a cui potersi rivolgere per una prima tempestiva domanda di aiuto e un conseguente intervento di sostegno», dice la presidente Loredana Serraglia. Il fenomeno della violenza di genere non accenna calare. «Soprattutto dopo gli anni della pandemia, assistiamo a un aumento delle richieste di intervento. Nel solo 2022 sono state 179 le donne che ci hanno contattato e per un centinaio di loro c’è stata una vera e propria presa in carico. Si tratta di donne per la grande maggioranza di nazionalità italiana e con un reddito medio; la metà di loro ha conseguito il diploma di maturità o una laurea». Contrastare la violenza di genere è possibile. «Servono informazione, sensibilizzazione e percorsi educativi. Iniziative come l’Opera di Solidarietà sono utili ad ampliare la conoscenza di centri che possono aiutare le vittime, ma anche a sostenere la nostra attività che si basa sulla presenza di volontari e di professionisti specializzati».
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