Continua senza sosta la mission della Delegazione FFC Altomilanese Legnano guidata dall’artista e scrittore Roberto Bombassei per sensibilizzare la ricerca della fibrosi cistica. Sono state infatti realizzate, per la prima volta in Italia, ”le panchine del respiro“ ideate e sognate dal responsabile FFC Altomilanese Legnano e presentate ufficialmente, come progetto, nel corso del XXI Seminario di primavera tenuto al villaggio Marzotto che, come di consueto, apriva l’annuale incontro di tutte le delegazioni, gruppi di sostegno e volontari della nostra community.

«Le panchine del respiro sono state create, per la prima volta in Italia, al parco castello di Legnano, in accordo con l’amministrazione comunale del sindaco Radice, che ringraziamo.” – esordisce Roberto Bombassei – “avevamo presentato il progetto delle panchine durante il nostro intervento al seminario di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica. Da subito, l’idea della loro creazione, è diventata “virale”».

Continua Bombassei: «Parte dal nostro territorio Altomilanese, ma è un sogno che voglio condividere con tutte le delegazioni FFC Italia. Se chiudete gli occhi per un attimo, riuscite a sognare con me “le panchine del respiro” nella vostra città».

Come detto, il sogno di Bombassei diventerà reale in tutta Italia. La prossima panchina del respiro sarà infatti realizzata dalla delegazione FFC di Campiglione Fenile, Torino. E via via, in ogni città d’Italia.

Conclude Bombassei: «Le panchine del respiro a Legnano sono posizionate davanti al laghetto, entrando dalla parte del castello. Continuano la nostra idea di sensibilizzare il nostro territorio e l’Italia sulla ricerca della fibrosi cistica che rappresenta la nostra mission: parlare e comunicare con gesti concreti sperando in una cura per tutti. Ma non solo. Le panchine del respiro rappresentano anche una nuova realtà per chi ama Legnano: mi permetto di invogliare tutte le associazioni, privati e aziende di adottare un bene pubblico per rendere Legnano una città nuova, sensibile e speciale. Ricordiamoci che nell’antica Grecia, quando si poneva il problema di una città più vivibile e pulita, la risposta era una sola: pulire la proprio porta di casa. Iniziamo da piccoli gesti per rendere la nostra vita e quella degli altri, speciale»,