Il corvo, simbolo della contrada Sant’Erasmo, ricorda il nero volatile che secondo la tradizione si recava ogni giorno in visita dagli eremiti raccolti in preghiera all’interno dell’ospizio Sant’Erasmo e portava loro pezzi di pane sottratti dalle botteghe dei fornai. Una leggenda che ancora oggi caratterizza la sfilata biancozzurra il cui tema è per l’appunto «cacciatori con i rapaci e astrologia». La settima puntata di  “Pillole di Sfilata” è dedicata proprio a queste figure.

Ad aprirci le porte delle stanze che costudiscono i “tesori” di contrada è stata Barbara Bragato una delle responsabili della Commissione Costumi del Palio della contrada Sant’Erasmo. Mostrandoci gli abiti e i mantelli che indosseranno i cacciatori e i falconieri Barbara ha ricordato, con filo di agitazione: «Ormai ci siamo…manca poco al Palio. Questi sono giorni di fermento in contrada. Lavoriamo tutto l’anno per questo giorno. La passione è tanta». Barbara ha poi ricordato: «Sono arrivata in contrada da ragazza, ho conosciuto mio marito qui, i miei figli stanno crescendo in contrada e tutt’ora sfilano». Tornando sui costumi Bragato ci ha spiegato che il gruppo cacciatori «è il più folto della nostra sfilata: tutti loro sfilano orgogliosamente pur non avendo abiti sfarzosi come altri. Quest’anno chi porterà il corvo indosserà i nuovo abito ricamato manualmente dal nostro nuovo gruppo di contrada. Ciò ci rende molto felici». A raccontarci le emozioni provate di questi giorni che precedono il Palio è stata anche la famiglia Casati: Enrico con la moglie Monia e il figlio Matteo. Loro tre per il primo anno sfileranno insieme: «È da diverso tempo che sfilo per la contrada – spiega Enrico -. Quest’anno c’è stata l’occasione di coinvolgere anche mio figlio e così eccoci tutti e tre qui a fare le prove di costume. Non nascondiamo che siamo decisamente emozionati».

Il video è di Thomas Massara