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Due spaccate in un mese al Bar De Bernardi di Legnano, lo sconforto della commerciante

Due incursioni accadute in due momenti differenti che hanno lasciato vetri infranti per terra, porte danneggiate e una profonda amarezza nel cuore della titolare dell'attività

De Bernardi legnano

In un solo mese, due spaccate ai danni del bar Cafè De Bernardi di Legnano. Due incursioni accadute in due momenti differenti che hanno lasciato vetri infranti per terra, porte danneggiate e una profonda amarezza nel cuore di Ghisi, titolare dell’attività. Dopo una notte insonne – il furto è accaduto tra giovedì 18 e venerdì 19 maggio con i ladri scappati con il fondo cassa -, la proprietaria del bar ha espresso tutto il suo sconforto e la sua preoccupazione.

«Non parlo solo a titolo di commerciante, ma anche come madre e come nonna. Sono preoccupata. Prima le difficoltà dettate dalla crisi economica, poi la pandemia. Lasciata alle spalle l’emergenza sanitaria ecco che arrivano i rincari energetici ed ora dobbiamo anche subire queste incursioni. Non nascondiamoci: il problema sicurezza c’è ed esiste». La legnanese non critica assolutamente il lavoro delle Forze dell’Ordine: «Sono a ranghi ridotti e fanno già tanto», ma sposta l’attenzione verso l’assenza di una cultura diffusa della sicurezza che dovrebbe essere «favorita dalla politica stessa» e lo fa rivolgendosi all’amministrazione Radice, ma anche ai piani più alti come quelli regionali «perchè sono necessarie soluzioni per poter continuare a lavorare in serenità».

Da 30anni in via XX Settembre a Legnano, il bar è diventato un punto di riferimento per molti legnanesi e non solo, «un luogo d’incontro per tanti. Anche per chi arriva da Paesi lontani e si sta costruendo una vita qui» E lo sa bene Martines De Castro (nella foto con la proprietaria del bar) da diversi anni in Italia, in cerca di lavoro, che ha trovato in questo locale «cordialità e gentilezza, dove è bello sentirsi accolti».

De Bernardi legnano

Ascoltando il racconto della commerciante sorge spontaneo chiedere quanto sia cambiata Legnano negli ultimi anni. «Tanto. È diventata una città a tutti gli effetti e come tale accusa diversi fenomeni e si assiste a queste crescenti situazioni di insicurezza. Sono problemi che devono essere governati dalla politica, altrimenti continueremo a essere noi cittadini e lavoratori a pagarne le spese».

Dietro ad ogni attività c’è una famiglia con tutti i suo equilibri, come state vivendo questo momento? «Con preoccupazione e fatica». Con gli occhi lucidi, guardando il suo locale, «una seconda casa dove tutti sono i benvenuti», la titolare  ha poi aggiunto: «La nostra famiglia, di fronte ad ogni avversità, è pronta a rialzarsi in piedi e a lavorare. Ma ora ci sentiamo impotenti. Entrano, fanno danni e non si può fare niente». La commerciante ha poi concluso con una amara riflessione: «Ma se capitasse a voi che fareste? Come vi comportereste? Riflettete: quale futuro stiamo dando ai nostri figli e nipoti?».

spaccata

In giornata anche i consiglieri di minoranza Francesco Toia e Daniela Laffusa, dopo aver sollevato il tema sicurezza nell’ultima seduta del Consiglio comunale di giovedì 18 maggio, hanno portato la loro solidarietà alla commerciante. A margine della vicenda Toia ha voluto ribadire l’importanza di una sua proposta: «Cercare il supporto dei vigilantes può essere una soluzione ottimale, visto che Polizia Locale e Forze dell’Ordine non possono essere ovunque e le loro risorse sono ridotte. Ritengo che contrastare questo fenomeno con i gruppi di controllo di vicinato sia poco risolutivo. Così come impegnare agenti di Polizia Locale sul fronte raccolta puntale e igiene urbana. L’amministrazione deve rendersi conto che ormai è tempo di dover dare risposte concrete ai cittadini».

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Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Maggio 2023
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