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Nel Distretto del Commercio di Legnano 700 attività e pochi spazi sfitti. Ma manca il ricambio generazionale

A Legnano il commercio soffre, ma la città è ancora «un'isola felice» se confrontata con altre realtà sul territorio regionale e nazionale

Sbaracco a Legnano sabato 10 settembre 2022

Che all’epoca di Amazon e dei grandi centri commerciali il commercio di vicinato soffra non sorprende più di tanto. Soffre in tutta Italia e soffre anche a Legnano, dove i commercianti – non sono i soli – hanno dovuto fare i conti prima con l’emergenza sanitaria e poi con la crisi energetica. A conti fatti, però, la Città del Carroccio è ancora «un’isola felice» se confrontata con altre realtà sul territorio regionale e nazionale.

«Legnano soffre meno di altre zone – ha spiegato il presidente di Confcommercio Legnano Paolo Ferré a margine della presentazione del bando per i contributi ai commercianti -: la città è considerata ancora come un punto di aggregazione anche dal punto di vista della attività commerciali». Lo dicono del resto anche i numeri: basti pensare che a fronte di circa 700 attività commerciali attive nel perimetro del Distretto Urbano del Commercio ci sono una decina di spazi sfitti.

Isola felice o no, però, il rischio che anche Legnano corre è quello di perdere poco per volta la sua identità e di vedere le vetrine che hanno fatto la storia della città abbassare una dopo l’altra la serranda, lasciando il posto ai brand delle grandi catene e ai loro negozi uguali qui come in ogni altro centro. Quello che manca, infatti, è il ricambio generazionale, con i figli che molto spesso scelgono di non portare avanti le attività avviate dai genitori.

«Il ricambio generazionale è praticamente esaurito – ha infatti aggiunto Ferré -: ormai i figli non considerano più redditizio proseguire l’attività del padre e questo per un imprenditore è sicuramente un segnale di allarme. Avere la possibilità di basare il proprio futuro e quello della propria famiglia su un’attività già esistente dovrebbe essere, dal punto di vista imprenditoriale, una fortuna per un giovane. Fare attività commerciale oggi, però, con tutti gli investimenti, i costi e la concorrenza che si devono affrontare, è sempre più difficile, quindi in prospettiva futura penso che Legnano soffrirà ancora dal punto di vista generazionale».

«Molto probabilmente – ha concluso il presidente di Confcommercio Legnano – ci troveremo davanti una Legnano che continuerà ad essere un punto di riferimento dal punto di vista commerciale, ma ad investire saranno sempre di più le attività commerciali legate al franchising, oppure imprese che dalle zone esterne vengono ad investire sul centro o che da città limitrofe vengono ad investire su Legnano, vedendo ancora in Legnano una possibilità di fare affari».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Maggio 2023
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