“La corsa contro la fame” dell’Istituto Tosi di Legnano batte il maltempo
Con le scarpe da ginnastica ai piedi gli studenti "podisti" hanno realizzato la staffetta benefica nella palestra della scuola
Il maltempo non ha fermato “La corsa contro la fame” all’Istituto Tosi di Legnano. Con le scarpe da ginnastica ai piedi gli studenti “podisti”, nella mattina di oggi (venerdì 12 maggio) hanno realizzato la staffetta benefica nella palestra della scuola per raccogliere fondi da inviare in Camerun. A partecipare al progetto, di fatto la prima edizione per la Tosi, sono stati gli studenti delle quattro classi della quarta elementare e quelli delle cinque classi della seconda media.
In prima linea ad assistere al via della gara solidale la dirigente scolastica dell’Istituto Tosi, Maria Carelli con la vice preside Valeria Di Pinto. «Siamo particolarmente soddisfatti di aver potuto realizzare questo progetto – ha sottolineato la dirigente scolastica -. L’iniziativa, promossa ogni anno all’interno delle scuole italiane da Azione contro la Fame e patrocinata dal CONI, rappresenta il progetto didattico, sportivo e solidale più grande al mondo. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli studenti sulla responsabilità civica e sociale di ogni individuo. Attraverso quest’iniziativa abbiamo affrontato il tema della guerra: la principale causa di fame e malnutrizione presente oggi sul nostro pianeta».
Nello specifico per ogni giro di corsa effettuato gli alunni ottengono dagli sponsor (famigliari e amici coinvolti dagli studenti) del denaro che poi sarà offerto all’associazione. «Tutto questo ha spinto i ragazzi a mettersi in gioco sviluppando le loro capacità di comunicazione e coinvolgimento», ha precisato la dirigente scolastica. Il paese focus del 2023 è per l’appunto il Camerun che come hanno spiegato gli organizzatori è «un paese che si trova attualmente ad attraversare ben 3 crisi umanitarie. Il nord del paese è afflitto da continui attacchi terroristici che stanno spingendo molte persone a lasciare le proprie case. Al confine Est, il Camerun si trova a gestire milioni di sfollati provenienti dalla Repubblica Centrafricana.Infine tutta l’area anglofona del paese è segnata da una guerra civile permanente che impone, anche in questo caso, soprattutto donne e bambini a lasciare le proprie case e a cadere nell’insicurezza alimentare».
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