È la sera del 6 giugno 1935. Sei giorni prima è stato disputato il Palio di Legnano, il primo così come lo intendiamo oggi anche se in realtà già nel 1932 la città aveva fatto da cornice alla Festa del Carroccio, con tanto di sfilata storica per le vie di Legnano e gara ippica all’allora campo sportivo Brusadelli – ora intitolato a Pino Cozzi – che però non si concluse per la morte di un fantino. Dal balcone di Palazzo Littorio, oggi Palazzo Italia, vengono premiate le contrade che hanno partecipato al Palio: la vincitrice, davanti a Legnarello, è San Domenico.

L’edificio a cavallo tra via Matteotti e via Gilardelli, progettato dall’architetto Cesare Giulini e inaugurato il 27 ottobre 1929, peraltro, era già stato coinvolto nella commemorazione della Battaglia di Legnano nel 1933, in occasione della visita del Duca di Bergamo Adalberto di Savoia, in città proprio per le celebrazioni in ricordo della battaglia del 29 maggio 1176. E così sarà ancora negli anni a venire.

Il ruolo di Palazzo Italia nelle manifestazioni legate alla Battaglia di Legnano è solo una delle curiosità e degli aneddoti su Palazzo Italia raccontati nella ricerca storica curata negli anni scorsi da Renata Pasquetto per la sezione di Legnano di ANPI: ricerca che parte dalla nascita dell’allora Palazzo Littorio per ripercorrerne poi le sorti fino al XXI secolo, quando l’edificio è diventato sede del Commissariato della Polizia di Stato di Legnano. Il tutto passando per le visite in città del Duce, le vicissitudini durante la Resistenza e l’insurrezione e la “defascistizzazione” del dopoguerra, quando l’edificio cambiò nome e fu ribattezzato Palazzo Italia.

QUI LA RICERCA INTEGRALE