25 Aprile a Legnano: “Le celebrazioni non uniscono solo chi non ama la Libertà”
Dodici applausi durante il corposo intervento del sindaco Lorenzo Radice durante la cerimonia in piazza San Magno. I discorsi del presidente ANPI, Primo Minelli, e di Antonio Cortese presidente Associarma
Celebrazioni del 25 Aprile a Legnano sicuramente corpose per iniziative e contenuti. L’avvio in mattinata con la deposizione di corone prima al monumento di Largo Tosi, quindi alla lapide in piazza San Magno, presenti autorità, rappresentanti delle forze dell’ordine, di controllo e delle associazioni d’arma. Dagli oratori forti e robusti richiami alla condivisione dei principi che mossero gli anni della Resistenza, della riconquistata libertà e della necessità di ricordare la storia evitando che venga riscritta a piacimento di chi desidera cambiarla. Ma oggi, dopo gli ultimi oltraggi a lapidi di partigiani e alla sede dell’ANPI, anche un appello a vigilare sempre sulla Democrazia (galleria fotografica di Antonio Emanuele)
Con un intervento di oltre venti minuti, interrotti da una dozzina di applausi dei legnanesi presenti in centro, il sindaco Lorenzo Radice ha toccato una serie di temi che hanno toccato il ricordo dei legnanesi deceduti nei campi di sterminio; la ricerca di una vera libertà “che si realizza appieno quando ogni persona è messa nelle condizioni di far progredire le aggregazioni sociali di cui si compone la società”; la necessità di non cadere le provocazioni sia a livello nazionale che locale; l’appello alla necessità di “unire il coraggio della pacificazione alla fermezza della Costituzione”; il richiamo a “un principio inclusivo, il principio dell’uguaglianza che ancora oggi non è totalmente realizzato nel nostro Paese”. Nella parte finale, ampio spazio al sentimento dell’accoglienza anche a Legnano, perchè ha quasi urlato Radice, “io mi vergogno che dopo 30 anni il mio Paese non abbia ancora trovato una risposta in grado di attuare i valori di uguaglianza previsti dalla Costituzione per i 1000 minorenni che vivono qui con noi a Legnano, studiano con noi in italiano, mangiano italiano come noi, ascoltano, parlano e sognano in italiano tutti i giorni, ma non sono italiani per una legge ingiusta per la realtà di oggi” (Qui il discorso integrale del sindaco di Legnano).
La gratitudine di Legnano a quanti hanno combattuto e anche perso la vita nella Resistenza è stata espressa da Primo Minelli, presidente ANPI, ancora scosso per l’episodio oltraggioso nella notte del 25 Aprile, che non ha comunque intimorito l’associazione sempre forte dei suoi ideali. Da qui lo spunto per ribadire come “la condanna del fascismo, purtroppo, non è storia del solo passato, è storia di oggi. Basta vedere i siti di internet o le parole che sentiamo negli stadi e che vediamo utilizzate da formazioni politiche dell’estrema destra; il tutto in una preoccupante indifferenza (Qui l’intervento completo del presidente ANPI).
L’impegno dei militari nella guerra di Liberazione è stata ricordata da Antonio Cortese presidente Associarma, riassumendo nei tragici numeri dei morti (87mila) il contributo offerto dall’Esercito: “Per 20mesi migliaia di militari si diedero alla macchia andando ad alimentare le bande partigiane, offrendo la loro giovinezza per il riscatto morale e materiale della Nazione nel periodo più buio della storia. Oggi, il soldato italiano è un esportatore di valori e di sicurezza oltre che un valido operatore sul territorio nazionale nella vigilanza dei punti sensibili e negli interventi per pubbliche calamità”. (Il discorso del presidente Associarma, cliccare qui).
Infine, un gruppo di studenti delle scuole medie Franco Tosi, Bonvesin de La Riva e Dante Alighieri hanno letto brani e poesie, a conclusione di un lungo percorso di studio svolto insieme all’ANPI e alla amministrazione comunale, in un tour cittadino che ha toccato lapidi, monumenti e pietre d’inciampo.
In corteo, i partecipanti hanno poi reso omaggio alla cappella dei caduti nella seconda guerra mondiale e al campo dedicato ai partigiani, con una preghiera di mons. Angelo Cairati, prevosto e decano di Legnano
Studenti in tour con l’ANPI sui luoghi della Resistenza legnanese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.