L’ex magistrato e scrittore Gherardo Colombo ha chiuso il festival “La Storia tra le Righe” con la presentazione del suo ultimo libro “AntiCostituzione”, una riflessione sulla carta costituzionale e un invito ad assumersi le proprie responsabilità, scegliendo da che parte stare: «Se con o in antitesi alla Costituzione». «Credo che l’Italia stia perdendo il senso di Comunità, – ha detto Colombo al pubblico che ha riempito la sala del Cenobio al Castello di Legnano -,  in cui si racchiude anche il senso di futuro, che sta andando scomparendo a discapito dell’individualismo. Se la pianura Padana è tra le aree più inquinate al mondo, la responsabilità è anche nostra».

Incalzato dalle domande di Amanda Colombo, libraia e organizzatrice del Festival, alla sua edizione zero, Gherardo Colombo ha riportato una fotografia «né buona né cattiva» della Costituzione, chiedendo di pensare alle conseguenze nel caso in cui la carta costituzionale non viene applicata: «Ci saranno sicuramente ancora più poveri – ha sottolineato l’ex magistrato – e gli stipendi saranno ancora più bassi: già oggi un compenso da 700 euro sta diventando la normalità, a fronte di affitti che vanno dai 400 ai 700 euro per una sola stanza a Milano. La Costituzione è la cosa più nuova che ci sia dal punto di vista dell’organizzazione sociale, ma non basta appoggiarla, bisogna approvarla per eliminare le discriminazioni che ancora oggi ci sono».

Da Gherardo Colombo, preoccupato dall’intelligenza artificiale, l‘invito ad educare attraverso i gesti, dando l’esempio, senza «gli imbrogli di internet, troppo spesso avvallati dai docenti», a tornare alla reazione civica e a non restare indifferenti. Mentre sul legame tra media e giustizia ha detto: «La legge che dovrebbe tutelare la presunzione di innocenza, di fatto impedisce ai giornalisti di lavorare. Io credo che il punto di partenza debba essere semplicemente l’educazione; il riconoscimento dell’altro. Tutti sono esseri umani e nessuno è più importante: questo dovrebbe essere il principio che guida la Giustizia».

«La costituzione nasce nel nostro passato, è attualità e cammino verso il nostro futuro», ha tirato le somme Amanda Colombo esortando «a fare un percorso pro Costituzione per essere da domani un poco diversi: spero che questo sia il regalo più bello che il festival, con il quale abbiamo raccontato la storia attraverso le storie, ha fatto per voi».

«Sicuramente la nostra è una Comunità, a differenza di altri Comuni della nostra Provincia – ha concluso il sindaco Lorenzo Radice –  e a partire dalle nostre storia dobbiamo ricordarci che non dobbiamo essere avari, perchè abbiamo in mano un tesoro che è la Costituzione. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione di questo Festival: da qui partiamo per il futuro, per costruzione l’edizione numero uno».  In tutte le tre giornate il Festival ha registrato una buona partecipazione di pubblico, sia negli incontri rivolti agli adulti che in quelli per bambini, tra cacce al tesoro e racconti animati sul Palio e le Contrade.

Cacce al tesoro, letture sul Palio e l’ex magistrato Gherardo Colombo chiudono il festival “La Storia tra le Righe”