«Non sarà un ricorso alla Corte dei Conti , ma un esposto alla procura della Corte dei Conti». La precisazione, via social, arriva da Franco Brumana, tra i consiglieri più attivi in argomento PGT e protagonista delle ultime commissioni consiliari in cui aveva appunto preannunciato un esposto a causa del “danno erariale in conseguenza della trasformazione degli ambiti territoriali in zone bianche”.

In questo esposto alla procura della Corte dei Conti Brumana spiega che «riferirò in termini oggettivi i fatti . Poi attenderò con serenità e fiducia nella magistratura i provvedimenti conseguenti . Sarà decisiva la valutazione della sussistenza colpa grave o dell’ elemento psicologico del dolo, inteso come consapevolezza che dall’ omissione in corso sarebbero derivate perdite erariali».

Con tutta la minoranza orientata a contestare pesantemente l’amministrazione comunale sulle scelte politiche per lo sviluppo della città, Brumana critica anche in maniera profonda l’appello del sindaco Radice per far cesare le polemiche: « Come era prevedibile il sindaco – scrive il leader del Movimento dei cittadini – con un’abile simulazione, ha assunto l’immagine buonista di chi invita a cessare le polemiche “sterili e strumentali” e a pensare al futuro di Legnano. Però e’ emersa la sua vera natura perché non ha perso l’occasione per gettare benzina sul fuoco e rimbrottare chi ha osato chiedere informazioni , verità e chiarezza senza purtroppo ottenere risposte congruenti».

Il pensiero di Brumana è riferito alla impossibilità di “subire in silenzio questo atteggiamento arrogante e censorio e pertanto ci permettiamo di osservare quanto segue:
– le scelte urbanistiche sono essenzialmente politiche e i consiglieri comunali hanno il dovere di occuparsene direttamente
– l’architetto ,che per conto del sindaco e’ intervenuto in commissione e che farebbe parte del “fior fiore dei tecnici “ , con evidente imbarazzo e rendendosi certamente conto della castroneria giuridica che stava dicendo , ha dichiarato una falsità affermando che non poteva essere approvato un nuovo documento di piano prima dell’approvazione del nuovo PGT .
-la commissione urbanistica e’ stata convocata dalle minoranze non per fare una polemica sterile, ma per rompere il muro di silenzio che il sindaco aveva eretto per celare all’opinione pubblica il disastro combinato lasciando scadere ,senza rinnovarlo , il documento di piano
– nei due anni e mezzo dalla nomina del sindaco e’ stata mostrata una totale inerzia sulle questioni urbanistiche più importanti dovuta a carenza di idee e a disinteresse
– la commissione urbanistica non era stata più convocata dai primi di settembre dello scorso anno
– la decadenza del documento di piano ha bloccato le più importanti aree dismesse della città , disincentivando chi voleva investire ingenti capitali
– la proprietà della Manifattura ha dichiarato che per questa ragione ha dirottato altrove i suoi investimenti previsti sull’area più importante della programmazione urbanistica della città
– Legnano ha , sempre per questa ragione, perso e perderà favorevoli occasioni di sviluppo che avrebbero rilanciato la città e assicurato molti posti di lavoro
– la decadenza del documento di piano ha fatto perdere entrate annue superiori a 60 mila euro per l’IMU .
– la questione del mancato rispetto del termine di legge riguardante il documento di piano e’ tutt’altro che complessa ed e’ facilmente comprensibile da chiunque sappia leggere un paio di righe della legge regionale nelle quali e’ prevista la conseguenza dell’ inadempimento.