Parco Castello di Legnano, a maggio l’abbattimento di un centinaio di alberi morenti
Verso l'autunno saranno messi a dimora nuove essenze. Presentato il progetto di rigenerazione del parco Castello di Legnano. L'intento è quello di farlo diventare un vero e proprio arboretum
Il Parco Castello di Legnano diventerà una “Biblioteca dell’albero” come quella realizzata a Milano: «un vero e proprio arboretum, ossia un grandioso erbario, collezione vivente di piante autoctone». Così Angelo Vavassori, responsabile della B.U. Manutenzione del verde pubblico ha presentato il progetto per la rigenerazione del polmone verde legnanese. Un’opera da 150 mila euro che andrà a “ripensare” l’area, trasformandola da bosco a parco urbano. L’intervento che si avvierà a maggio è stato spiegato nel dettaglio oggi, sabato 15 aprile, all’ingresso dell’area. Ad intervenire anche il sindaco Lorenzo Radice e l’assessore alla Città bella e funzionale, Marco Bianchi. Alla presenza di cittadini e rappresentanti delle associazioni come Legambiente e Lipu Vavassori è entrato nel dettaglio della riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio arboreo che risulta in sofferenza anche a causa della siccità che sta caratterizzando questo periodo. «Com’è stato confermato anche dalla dettagliata relazione stesa dalla società torinese Floema il parco necessita di un intervento di manutenzione – precisa Vavassori -. Gli abbattimenti, si protrarranno sino a fine giugno: in tale periodo il parco continuerà, tuttavia, ad essere fruibile. Le zone adibite a cantiere saranno opportunamente transennate e rese ben visibili da apposita segnaletica».
L’86% degli alberi di Legnano è in buona salute. Preoccupano le essenze malate del parco Castello
In totale saranno un centinaio le piante che essendo ormai definite “morte in piedi” verranno abbattute. Al loro posto, verso l’autunno, arriveranno essenze tipiche della pianura lombarda, ma anche piante da frutto quali meli e ciliegi selvatici. Tra le altre cose in alcuni punti del parco saranno posizionati a terra dei tronchi secchi che, oltre ad esser utilizzati per alcuni esercizi dai gruppi di cammino, si decomporranno in maniera naturale a favore del mondo insettivoro. Ciò sarà anche segnalato così da creare una sensibilizzazione tra i fruitori dell’area. Saranno, inoltre, create sotto le fronde di alcuni alberi delle zone di prato fiorito.
«Questo progetto rappresenta il primo intervento organico sul patrimonio arboreo del Parco Castello – sottolinea l’assessore Bianchi – Come amministrazione siamo impegnati in un lavoro di rigenerazione del patrimonio immobiliare della nostra città; seguendo la stessa logica, con questo intervento, andiamo a rigenerare anche quell’importantissima dotazione arborea che necessita, dopo quasi cinquant’anni di vita del Parco, di attenzioni. Per il Parco Castello siamo giunti a un passaggio di rinnovamento generazionale e non è più possibile attendere oltre». L’intervento di riordino e di ricomposizione boschiva si concluderà verso la fine dell’anno. «Sono un centinaio, abeti e pini bianchi, per lo più- spiega Angelo Vavassori, responsabile della B.U. Manutenzione del verde pubblico- Alcuni sono morti ma ancora in piedi, altri si stanno via via inclinando e altri ancora si presentano ormai come ceppaie secche che emergono dal suolo e che è bene rimuovere, per la sicurezza di chi frequenta il parco. Si provvederà poi ovviamente a livellare e a rimodellare il terreno, in modo da garantire l’omogeneità delle superfici».
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