Nove ore di attesa al Pronto Soccorso di Legnano, la testimonianza di un disabile
I fatti risalgono allo scorso lunedì 3 aprile e a raccontare la degenza è Gianluca, cittadino di Cassano Magnago: "A volte basterebbe più umanità per fare sentire meglio le persone"
Giornata campale al Pronto Soccorso di Legnano. I fatti risalgono allo scorso lunedì 3 aprile e a raccontare la degenza è Gianluca, cittadino di Cassano Magnago. Il paziente è arrivato in ospedale lunedì 3 aprile alle 12.30 con «fortissimi dolori addominali» in una giornata da bollino rosso.
«Non mi sarei mai aspettato di essere visitato subito ma, avendo una invalidità accertata con un problema alla schiena – racconta -, nemmeno di essere lasciato fino a metà pomeriggio su una sedia di ferro senza assistenza». Trasferito su un lettino in codice azzurro è poi stato visitato in serata, dopo le 21 e, quindi, dopo nove ore di attesa. Gianluca è inoltre seguito dal Cps.
Quello che lamenta è «la mancanza di attenzioni e il trattamento sbrigativo ricevuto solo perché considerato un malato psichico o ipocondriaco – spiega -. Non metto in dubbio il lavoro degli operatori sanitari, carichi di lavoro, ma a volte basterebbe più umanità per fare sentire meglio le persone». Gianluca è stato dimesso il giorno successivo, dopo essere stato visitato e dopo avere eseguito gli esami, in quanto ha chiesto di trascorrere la notte in ospedale perchè non in grado di mettersi alla guida.
Nella stessa giornata (3 aprile) altri pazienti hanno lamentato forti disagi. Il quotidiano Il Giorno ha riportato la testimonianza di una donna anziana che ha atteso 10 ore prima di essere visitata. Lunedì 3 aprile al Pronto Soccorso di Legnano è stato preso in cura anche un uomo ferito a una gamba da un’arma da sparo, probabilmente reduce da una faida nei boschi della droga. Sul caso indagano i Carabinieri.
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