«Tutto qui è a norma. Abbiamo investito tanto ed eseguito quanto richiesto per sistemare l’impianto di aerazione e non creare alcun tipo di disagio a chi risiede attorno all’attività». A parlare è Bukhari, il nuovo gestore del ristorante presente all’interno della galleria di corso Italia a Legnano. A seguito delle ultime polemiche sollevate dall’amministratore di condominio, che lamenta ancora disagi per la presenza di odori sgradevoli, il titolare dell’attività ci ha invitato ad effettuare un sopralluogo nella sua cucina: «Ho acquisito questo ristorante nel 2022. Non sapevo che l’impianto di aerazione non fosse a norma. Quando sono andato in Comune ho scoperto che c’erano state diverse denunce per irregolarità nei confronti del precedente gestore e che il ristorante doveva essere chiuso per essere messo a norma – spiega Bukhari -. Ho capito che avrei dovuto investire parecchi soldi: così ho fatto. Ho speso 30mila euro solo per sistemare la canna fumaria, ho superato i controlli dei tecnici mandati dal Comune e dopo quattro mesi il ristorante è stato riaperto. Al contrario di quanto detto dall’amministratore di condominio, la nostra apparecchiatura è italiana e certificata CE. Se non fosse tutto a norma non mi avrebbero dato i permessi per riaprire».

La tipologia di cucina è completamente cambiata: «La precedente gestione proponeva kebab, pizza e fritto (in quel periodo gli odori invadevano la galleria ndr) – sottolinea il ristoratore -. Il nostro, invece, è un ristorante di cucina indiana, frequentato prevalentemente da famiglie. Come potete vedere teniamo molto alla pulizia, abbiamo sistemato tutta la sala ristorante e al bancone teniamo i dolci, privi di odore». Come ci mostra Bukhari anche la cucina è stata rimessa a nuovo con celle frigorifere pressurizzate e una cappa che aspira il fumo della griglia a carbone. Anche dal Forno Tandoori, usato per cuocere il pane preparato al momento (vedi video), non esce fumo: «Come in ogni cucina si sente l’odore (o il profumo ndr) delle spezie – precisa – ma all’esterno non si sentono odori. Non capiamo questo accanimento nei nostri confronti. È solo nel mio interesse tenere tutto pulito e in ordine».

Per quanto riguarda le “brutte” frequentazioni della galleria, Bukhari conferma i disagi lamentati dai condomini: «Sono io stesso il primo ad allontanarli o a fare segnalazioni alle autorità. Devo dire che ultimamente ho riscontrato un passaggio più frequente della polizia», spiega il ristoratore che di recente ha subito un atto vandalico e si vedono ancora i segni del vetro rotto all’ingresso. «Vorrei investire per rendere ancora più bello il mio locale – conclude -,  a beneficio di tutti ma vorrei essere anche accettato dai condomini cercando di fare loro capire che stiamo facendo di tutto per il buon vivere comune».