Palazzina in via Venezia, approvato il progetto da un milione di euro
È stato approvato il progetto esecutivo per la ristrutturazione dello storico edificio all’incrocio fra le vie Venezia e Nazario Sauro a Legnano
Con 1 milione 240mila euro la palazzina ex scuola materna Collodi, attuale sede di diverse associazioni si rifà il look. La giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Città bella e funzionale Marco Bianchi, ha approvato il progetto esecutivo per la ristrutturazione dello storico edificio all’incrocio fra le vie Venezia e Nazario Sauro a Legnano. Una parte della somma destinata a quest’intervento (ossia 945mila euro) è finanziata con risorse PNRR, il resto arriva da risorse proprie. Obiettivo del progetto è la «rifunzionalizzazione di un’infrastruttura comunale vicina a compiere cento anni e poco sfruttata in rapporto alla sua superficie e alla sua potenzialità. Alla luce di questo risulta necessario un completo intervento di risanamento conservativo edilizio, impiantistico ed energetico, per una riqualificazione interna ed esterna dello stabile».
Un punto di riferimento per l’Oltrestazione
L’intervento in via Venezia è tra i più consistenti fra quelli finanziati con risorse del PNRR. A sottolinearlo è lo stesso assessore Bianchi: «Parliamo di un immobile che in quasi un secolo di storia ha avuto due utilizzi: asilo fino ai primi anni Duemila, quindi spazio per associazioni; destinazione, questa, che manterremo. Questo progetto, che adegua l’edificio secondo i dettami del PNRR, rappresenta un altro tassello del lavoro che ci vede impegnati in tanti interventi sul patrimonio comunale per valorizzarlo, renderlo energeticamente sostenibile e più inclusivo in un’ottica di vera e complessiva rigenerazione urbana. Inoltre dà forza al nostro disegno di città policentrica, perché la ristrutturazione ci restituirà una palazzina che sarà sempre più un punto di riferimento nel quartiere Oltrestazione».
I lavori di rinnovo
I principali aspetti guida del progetto che si tradurranno in interventi sono: il miglior sfruttamento della superficie per mettere a frutto le potenzialità dello stabile (lo spazio ex mensa, aggiunto nel 1975, diventerà uno spazio conferenze da un centinaio di posti), la riqualificazione energetica
dell’immobile finalizzata a una diminuzione dei consumi, il rinnovamento delle finiture di pareti interne e la
sostituzione di pavimenti, rivestimenti e controsoffitti, il rinnovamento degli impianti elettrici. Saranno
riqualificate facciate e finiture esterne, rinnovate le coperture e garantita l’accessibilità ai disabili con la
creazione di un ascensore nella rientranza presente sulla parte destra della facciata che comporterà
l’eliminazione della rampa di accesso e riporterà il fronte alla sua conformazione originale. Saranno anche
ripartiti e separati gli impianti per consentire alle diverse associazioni un utilizzo autonomo e separato degli
stessi; condizione, questa, che garantirà una bollettazione aderente ai consumi.
La storia
La palazzina è sorta nel 1925 ad opera dalla Società Italiana Ernesto De Angeli Frua, al fine di accogliere i bambini dei propri dipendenti. Tale società, dedita attiva nell’industria dei tessuti stampati è stata per oltre 70 anni (1896-1968) protagonista nella storia dell’industria tessile italiana con stabilimenti nel territorio milanese e a Legnano in particolare, area in cui, oltre all’asilo ha costruito numerose opere residenziali e assistenziali a beneficio dei propri dipendenti. Il fabbricato è tutelato dalla Soprintendenza, ragion per cui il progetto è stato autorizzato dalla Soprintendenza. L’edificio è composto da un corpo di fabbrica centrale a due piani con ai due lati delle ali a un piano le cui facciate ospitavano elementi architettonici ricercati ispirati allo stile lombardo, con finestre bifore e trifore, decorazioni in mattoni e finti graffiti. Il fabbricato, che sorgeva in prossimità di una parte delle case operaie, era circondato da orti e giardini per le piccole esercitazioni e le ricreazioni dei bambini. Negli anni Settanta, per volere dell’amministrazione comunale, fu intrapreso un progetto di rifunzionalizzazione e ampliamento per adattare i locali a ospitare una moderna scuola materna comunale; un’impronta i cui tratti salienti caratterizzano ancora oggi il fabbricato. L’utilizzo come scuola materna fu mantenuto fino ai primi anni 2000 quando il servizio fu spostato nel nuovo edificio in via Pisa. A partire dal trasferimento dell’attività principale l’amministrazione ha intrapreso un progetto di rifunzionalizzazione interna per consentire al fabbricato di ospitare associazioni comunali attive nel territorio.
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