Le minoranze a Legnano tornano a compattarsi sulla convocazione straordinaria della commissione urbanistica
Brumana (Movimento dei cittadini) parla di miracolo per questo ritorno alla unità tra le forze di opposizione, preoccupate per la pianificazione urbanistica in città
Divisa, come ha confermato anche l’ultimo consiglio comunale, la minoranza a Legnano torna a compattarsi sulla pianificazione urbanistica “che ha visto scadere il Documento di Piano, con un perdita erariale per il minor incasso dell’IMU”. La richiesta di una convocazione straordinaria della relativa commissione consiliare è stata infatti firmata da tutti i gruppi di opposizione, con le firme dei dieci consiglieri del Movimento dei cittadini, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista Toia e Gruppo Misto.
Spiega Brumana, soddisfatto per questa “miracolosa” unione: «La pianificazione urbanistica costituisce la parte più importante del governo della città, ma ciò nonostante è stata sottovalutata e trascurata, tanto che non è stato nemmeno predisposto il nuovo Documento di Piano nel termine fissato dalla legge. A causa di questo grave inadempimento il precedente Documento di Piano è definitivamente scaduto e gli ambiti di trasformazione previsti dal PGT sono considerati “zone bianche” e non pianificate, che possono essere edificate, se sono esterne al centro abitato, con una volumetria massima di 0,03 metri cubi per metro quadro e, nel caso di destinazione produttiva, con l’ulteriore limite del 10% di superficie coperta. Nel centro abitato sono invece consentiti solamente interventi di manutenzione o di restauro di edifici esistenti».
«La maggioranza – prosegue Brumana – ha tentato di mistificare questi suoi inadempimenti e le connesse gravi conseguenze per la città, approvando con una delibera di Giunta un documento di indirizzo per la futura variante generale del PGT denominato “Legnano oltre la città”. Ha mantenuto il segreto sull’elaborazione della delibera per evitare ogni confronto sino al momento della pubblicazione dell’atto già perfezionato ed esecutivo. Eppure, trattandosi di indirizzi vincolanti per il futuro PGT, l’approvazione sarebbe stata di competenza del Consiglio Comunale».
«Le conseguenze derivanti dall’inerzia della Giunta Radice sono pesanti perché gli ambiti di trasformazione che comprendono le più importanti aree dismesse e che hanno un valore strategico enorme per le loro dimensioni e per la loro ubicazione, resteranno bloccati finchè non sarà approvato, con una procedura molto lunga e complessa, il nuovo PGT – Brumana sottolinea così anche un aspetto economico della vicenda – . L’avvenuta scadenza del Documento di Piano comporta anche il danno erariale della diminuzione delle entrate dell’IMU, perché questa imposta comunale è calcolata sul valore dei terreni edificabili, che negli ambiti di trasformazione ora dispongono di una volumetria irrilevante».
«Occorre quindi aprire un varco nel muro di silenzio eretto dalla Giunta Radice sulle questioni del blocco degli ambiti di trasformazione – l’appello di Brumana che rinnova la critica di chiusura al dialogo da parte dell’amministrazione comunale – e pertanto i Consiglieri Comunali di minoranza hanno assunto l’iniziativa straordinaria di richiedere la convocazione della competente Commissione Consiliare, ai sensi dell’art.16 del Regolamento del Consiglio, al fine di avviare un confronto aperto e pubblico sugli inadempimenti del Comune di Legnano e sulle misure per contenere i danni arrecati alla città».
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