Anche Legnano e l’Alto Milanese al corteo organizzato da Libera e Avviso Pubblico a Milano contro tutte le mafie. Duecento le persone partite questa mattina dalla stazione cittadina. Esponenti dell’amministrazione comunale (presenti il sindaco Lorenzo Radice le assessore Monica Berna Nasca e Lorena Fedeli, il consigliere incaricato alla Promozione della cultura della legalità Eligio Bonfrate) e numerosi studenti, rappresentanti delle scuole legnanesi Tosi, Dante Alighieri, Dell’Acqua e Melzi, hanno marciato in occasione della XXVIII Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: più di mille quelle commemorate. Presenti anche numerosi amministratori dei Comuni del territorio dell’Alto Milanese.

In prima fila il sindaco Lorenzo Radice con la fascia tricolore e lo striscione con lo stemma della Città del Carroccio per rimarcare l’impegno per la legalità. «L’omertà non ti salva: trova il coraggio di parlare». E ancora: “È possibile guadagnarsi la felicità”, sono i messaggi portati dagli studenti.

 

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Legnano, sede di una locale di ‘Ndrangheta, già più volte al centro di indagini e processi che hanno portato a condanne pesanti, non è estranea al fenomeno mafioso. Come non lo è tutto il territorio che lo circonda. È recentissimo il sequestro di armi e droga, trovate nel nascondiglio riconducibile ad un affiliato del clan Bandiera a Rho, smantellato a novembre dalla Squadra Mobile e dalla Dda. Il primo cittadino ha sottolineato in diverse occasioni pubbliche la necessità di tenere altissima l’attenzione nella gestione dei fondi del Pnrr, al centro di forti interessi economici. Importantissimo, in questo contesto  il lavoro che Libera Legnano svolge nelle scuole tutto l’anno per diffondere la cultura della legalità. L’ultimo incontro si è tenuto alle scuole Tosi di Legnano con la testimonianza di Marisa Fiorani, mamma di Marcella vittima della Sacra Corona Unita 

A Legnano rivive la storia di Marcella, vittima della Sacra Corona Unita

IN MIGLIAIA AL CORTEO PARTITO DA CORSO VENEZIA A MILANO

Sono 500 i parenti delle vittime arrivati a Milano per l’occasione, anche dall’estero ad esempio dal Messico. Portano addosso le foto dei familiari morti per mano della criminalità organizzata e sono loro ad aprire il corteo con il segretario della Cgil Maurizio Landini, il presidente e fondatore di Libera, don Luigi Ciotti e il sindaco di Milano, Beppe Sala. In testa anche un grande striscione arcobaleno in difesa dei diritti di tutti. La manifestazione si è conclusa in piazza Duomo dove si sono tenuti i discorsi degli organizzatori.