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Mobilitazione dell’edilizia, Fillea CGIL Ticino Olona: «Vogliamo un Paese più efficiente e sicuro»

Alla manifestazione nazionale dell’edilizia, che si terrà sabato 1° aprile a Torino-Roma-Napoli-Palermo-Cagliari, parteciperanno anche i lavoratori dell'Alto Milanese

EDILIZIA INTEGRATA

Parteciperanno anche i lavoratori dell’Alto Milanese alla manifestazione nazionale dell’edilizia sabato 1° aprile a Torino-Roma-Napoli-Palermo-Cagliari. In quest’occasione Fillea CGIL e Feneal UIL, in stato di agitazione per il settore legno, scederanno nelle pizza insieme: «Per difendere l’occupazione e per il buon lavoro per l’ambiente e la qualità delle nostre città – afferma il segretario generale Fillea CGIL Ticino Olona Agron Hysaj -. Per la salute e sicurezza nelle costruzioni».

«La Cassa Edile di Milano, ultimo dato anno 2022, ha registrato circa 8.000 aziende e 70.000 lavoratori del comparto costruzioni che rappresentano un importante percentuale del totale delle imprese della nostra provincia – commenta il sindacalista legnanese -. Sono dati che fotografano il settore delle costruzioni del nostro territorio e che significa una importante crescita per le imprese, per i lavoratori e per le famiglie. L’anno 2023 inizia a dare i primi segnali allarmanti da non sottovalutare, blocco cantieri, richieste di ammortizzatori sociali per mancanza di lavoro e l’aumento della preoccupazione per il futuro sia da parte delle aziende e anche da parte dei lavoratori».

Per Hysaj servono politiche industriali, stabili e durature per il settore delle costruzioni, per difendere l’occupazione esistente che c’è e per crearne di nuova, per «qualificare e rigenerare il costruito, per raggiungere gli obbiettivi di efficienza energetica, sicurezza antisismica e sostenibilità ambientale decisi dall’Onu e dall’Europa. Servono risorse e strumenti per garantire case di qualità, aree verdi, servizi di prossimità a partire dalle nostre periferie. Servono infrastrutture e opere pubbliche di qualità, avanzate che dai grandi interventi alla riqualificazione diffusa di scuole, ospedali, case popolari garantiscono a tutti di vivere meglio».

A fronte di ciò le organizzazioni sindacali di categoria Fillea CGIL e Feneal UIL hanno delle proposte di buon senso, spiega il segretario generale Fillea CGIL: «Si chiede la modifica del decreto 11/2023 sui bonus edili che rischia di distruggere 100 mila posti di lavoro, una legge quadro per la rigenerazione urbana, vincoli stringenti sull’obbligo di applicare e rispettare i CCNL Edili, il ripristino del divieto dei sub appalti a cascata. Vogliamo politiche industriali, certezza di risorse, maggiore programmazione per avere maggiore qualità del lavoro, qualificazione dell’impresa, nuovi materiali e nuove tecniche costruttive. Vogliamo diventare un Paese migliore, più efficiente, sicuro e ambientalmente sostenibile. Per fare questo dobbiamo difendere e valorizzare il lavoro di qualità, sicuro e legale, indispensabile per azzerare le morti sul lavoro e in particolare nei cantieri. Su questo come sindacato siamo pronti a dare il nostro contributo, ma prendiamo atto che il Governo non ha coinvolto in nessun tavolo sugli appalti e sulle politiche di settore le organizzazioni sindacali, non riconoscendo ai lavoratori il ruolo che meritano: quello di protagonisti della vita economica e sociale del Paese».

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Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Marzo 2023
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