La scuola Cantù di Legnano torna a vivere con 360 studenti del Centro Istruzione per Adulti
Taglio del nastro questa mattina per la nuova sede del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (Cpia) Milano 4 al piano rialzato della scuola Cantù
Taglio del nastro questa mattina per la nuova sede del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (Cpia) Milano 4 al piano rialzato della scuola Cantù, che dall’inizio della settimana ospita i 360 studenti del Centro. Una inaugurazione attesa da 7 lunghi anni, durante i quali gli inscritti del Cpia hanno frequentato in aule precarie e condivise con altri Istituti scolastici. (Nella foto l’ex dirigente Belvedere con il suo successore Paolo Ciuffoli).
SEI AULE COMPLETAMENTE RISTRUTTURATE
Per dare una sede dignitosi alla scuola per adulti si erano fortemente battuti i dirigenti che si sono succeduti negli anni (presente l’ex preside Alessandra Belvedere arrivata dalla Sicilia) e il sindacalista Pippo Frisone della Cgil Scuola di Legnano, soddisfatto per il risultato raggiunto. Ora gli iscritti al Cpia hanno a disposizione sei aule completamente ristrutturate destinate all’attività didattica, di cui una multimediale; tutte sono dotate di lavagna digitale. Altri ambienti sono dedicati all’accoglienza e allo sportello psicologico, un servizio aperto agli studenti e al personale.
ALFABETIZZAZIONE E COMPLETAMENTO CICLO DI ISTRUZIONE
«Il Cpia Milano 4 – spiega il dirigente scolastico Paolo Ciuffoli – oltre la sede di Legnano, che ospita dirigenza e amministrazione, comprende le sedi di Rho, Magenta e della casa circondariale di Bollate. In totale gli iscritti sono più di mille, 360 solo a Legnano. Gli studenti si dividono fra i percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana e i percorsi di primo livello, suddivisi fra quello finalizzato a conseguire il titolo di studio del primo ciclo di istruzione e quello per acquisire competenze di base connesse all’obbligo scolastico». Il Centro è aperto, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 21. Tendenzialmente al mattino c’è prevalentemente la presenza di donne straniere e di giovani che devono conseguire la certificazione dell’obbligo scolastico, nel pomeriggio ci sono più uomini.
L’assegnazione degli spazi è stata decisa dall’amministrazione comunale nel novembre 2021 (presenti l’ex sindaco Alberto Centinaio e diversi ex assessori). La loro apertura si è resa possibile a seguito degli interventi di riqualificazione che hanno garantito l’agibilità dell’edificio e l’adeguamento alle norme in vigore.
«Con questa inaugurazione – ha sottolineato il sindaco Lorenzo Radice – completiamo un percorso cominciato dall’amministrazione Centinaio, che decise di portare a Legnano il Cpia, dotandolo di una sede finalmente adeguata alle sue esigenze. Si tratta di un intervento di rigenerazione urbana, che valorizza un immobile storico del nostro patrimonio. La scuola Cantù, rimasta chiusa per oltre dieci anni, è stata così messa a disposizione di un servizio importante quale è il Centro di Istruzione per Adulti. Questa scuola fu realizzata esattamente 120 anni fa e come allora oggi stiamo investendo sull’istruzione e la formazione dei giovani per fare vivere meglio la comunità intera: credo che questo sia significativo. Questo plesso, inoltre, è pronto ad arricchirsi ulteriormente, con il probabile arrivo di altre realtà nei prossimi mesi (tra queste la Ualz ndr). Non mancheranno proposte e occasioni di incontro e socializzazione per gli abitanti del quartiere Legnarello e per tutti i legnanesi».
Emozionato, l’ex sindaco Centinaio ha ricordato di avere frequentato le scuole elementari proprio alle Cantù (nella video l’aula dove ha studiato da bambino): «Vederla oggi ancora in funzione è una grande gioia. Sono emozionato sia per avere proposto la ristrutturazione come sindaco, sia nel veder oggi portato a termine il progetto grazie alla nuova amministrazione».
UNA SCUOLA INCLUSIVA
È stato sottolineato anche l’importante ruolo sociale del Cpia che, «con un’offerta formativa differenziata – ha rimarcato Ilaria Maffei, assessora alla Comunità inclusiva – si occupa di giovani ragazzi che hanno interrotto il percorso scolastico canonico e di nuovi cittadini che, a vari livelli, devono apprendere e padroneggiare la nostra lingua per inserirsi meglio nella nostra comunità. In questo senso il CPIA – ha concluso – adempie in pieno a quel ruolo istituzionale cui è chiamata la scuola: promuovere una società più giusta ed equilibrata, una società nella quale ciascun individuo ha le stesse opportunità indipendentemente dalla situazione di partenza; una società più democratica e inclusiva»
Belvedere, preside Cpia: “I nostri studenti hanno diritto a una sede”
LA STORIA DELLA SCUOLA CANTÙ
L’edificio fu realizzato, sulla spinta dell’incremento demografico a Legnano fra ‘800 e ‘900, per far fronte alla necessità di garantire l’istruzione obbligatoria, un bisogno cui le soluzioni fin lì trovate in locali presi in affitto dall’amministrazione comunale non avevano dato una risposta adeguata. La costruzione avvenne d’urgenza tra 1903 e 1904 nel quartiere di Legnanello su progetto dell’ingegnere comunale Renato Cuttica e dell’architetto Enrico Brambilla dell’omonima impresa di costruzioni che lo realizzò. Il nuovo edificio, composto da un corpo a pianta rettangolare a due piani affacciato su via Cantù, richiamava nei prospetti la sobrietà dell’ospedale civile di Legnano, i cui protagonisti della costruzione erano i medesimi, con zoccolo in cemento, facciate dalle linee semplici in mattoni a vista con fasce in cemento liscio a contorno di ampie aperture. Dotato di impianto di riscaldamento, campanelli elettrici e modernamente concepito, ospitava dieci aule disimpegnate da ampi corridoi, oltre ai servizi igienici posti in testata; nell’edificio furono utilizzati per la prima volta solai in cemento armato. Nel 1907, vista l’urgente necessità di nuove aule scolastiche essendo insufficienti quelle esistenti, l’edificio fu ampliato con 4 nuove aule verso via Foscolo. Nel 1914, però, la carenza di aule non era ancora risolta, tanto che si rese urgente provvedere a un ulteriore ampliamento con l’aggiunta di ulteriori 4 aule lungo via Foscolo, raddoppiando così il primitivo fabbricato, oltre alla realizzazione di un salone-palestra nel cortile, le cui facciate furono chiuse nel 1928 da serramenti in ferro e vetri, e che fu dotato di impianto di riscaldamento per assicurare l’educazione fisica anche durante la stagione invernale. In questo modo si ottenne una planimetria ad L, dove il lato non edificato garantiva una miglior esposizione e ventilazione e nel recinto trovavano spazio la palestra e il cortile, nel quale furono piantati filari di tigli. L’edificio fu utilizzato come scuola elementare sino agli anni Ottanta, restò chiuso per qualche tempo fino agli inizi degli anni Novanta quando fu concesso in comodato d’uso alla Provincia di Milano come succursale dell’istituto Carlo dell’Acqua sino al 2012. Sulla Cantù, negli ultimi anni, sono stati realizzati interventi, in un’ottica di reimpiego, che hanno dapprima dotato l’edificio di scale e impianto antincendio, adeguato gli impianti elettrici e lo hanno riqualificato sotto il profilo illuminotecnico. Con il successivo progetto di riqualificazione da 930mila euro si è garantita l’agibilità dell’edificio e provveduto all’adeguamento alle norme su prevenzione incendi, contenimento energetico ed eliminazione delle barriere architettoniche.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.