Studenti madrelingua in cattedra alle Scuole Tosi di Legnano
Il 21 febbraio si è celebrata la Giornata della lingua madre. Anche presso l’Istituto A. Manzoni si è voluto valorizzare la presenza e la ricchezza delle tante lingue al suo interno
Riceviamo e pubblichiamo il contributo della professoressa Federica Passoni sulla settimana dell’Intercultura all’Istituto Manzoni di Legnano
Il 21 febbraio si è celebrata la Giornata della lingua madre, istituita dall’Unesco per promuovere la madrelingua e la diversità linguistica. Anche presso l’Istituto A. Manzoni si è voluto valorizzare la presenza e la ricchezza delle tante lingue al suo interno, nonché fornire a tutti gli alunni e ai docenti momenti per riflettere più in generale sull’importanza della diversità come risorsa imprescindibile per la costruzione del bene comune. Nell’arco di tre settimane si stanno snodando molte attività in un “percorso ideale” dal titolo “Tante lingue, una sola voce” che, partendo dalla celebrazione della Lingua madre alla scuola secondaria “Tosi”, culminerà il 3 marzo con le attività organizzate alla scuola dell’Infanzia Anna Frank e alle scuole primarie “Pascoli” e “Manzoni”.
Nelle giornate del 21, 22 e 23 febbraio, in tutte le classi prime della scuola secondaria “F. Tosi” l’attività di circa un’ora è stata guidata dalla facilitatrice linguistica Nicoletta Goglio, accompagnata da quattro alunni ucraini della nostra scuola, arrivati dall’Ucraina in seguito ai drammatici eventi di cui tutti siamo a conoscenza. Dopo aver spiegato che cosa è una lingua madre e il motivo della scelta di questa data per la sua celebrazione, gli alunni di ciascuna classe coinvolta hanno conosciuto un po’ meglio l’Ucraina e ascoltato dalla viva voce dei quattro compagni una fiaba in lingua originale tradotta poi in italiano. E’ seguita poi un’attività pratica che ha coinvolto il gruppo classe e che ha rappresentato un’occasione per valorizzare la presenza di tanti ragazzi portatori anche di culture diverse all’interno del nostro Istituto, sempre pronto ad accogliere “l’altro”.
Federica Passoni
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