«Ho conosciuto Alfredo tramite uno zio. Ci siamo sposati nel 2014 a Santo Domingo: un matrimonio combinato. Di lui poi non ho avuto più notizie. Ho ottenuto il visto per arrivare in Italia, sono regolarmente divorziata e vivo a Legnano con tutta la documentazione in regola. Voglio essere lasciata in pace». A parlare è Yeusel Feliz Moreta, la donna domenicana, residente a Legnano al centro di una storia di “bigamia” arrivata sotto i riflettori della cronaca nazionale. Il caso è scoppiato quando il 39enne si è recato al Comune di Salerno per il suo matrimonio e lì avrebbe scoperto di risultare già sposato, otto anni fa, con una sconosciuta, a suo dire, di Santo Domingo.

La donna ha saputo di questa storia dalla televisione: «Ho visto l’uomo in diretta televisiva e l’ho riconosciuto – dichiara Moreta -, da quando ci siamo sposati non ho più avuto sue notizie. Ho provato a contattarlo anche tramite Facebook ma non ho avuto riscontro. Ho chiesto il divorzio, che mi è stato riconosciuto sia a Santo Domingo che in Italia e ho potuto risposarmi: non ho niente da nascondere e non ho bisogno di pubblicità. Lavoro come badante. Non voglio vergognarmi ad uscire: i giornalisti mi aspettano sotto casa».

L’uomo, con il suo legale, ha dichiarato di essere stato vittima di un furto d’identità: sarebbe stato un suo amico ad  averlo ingannato. La donna, a sua volta, si è rivolta ad un avvocato per essere tutelata in questa vicenda. «Ho chiesto all’ambasciata domenicana la copia autentica della trascrizione del divorzio, richiesta già girata all’ufficio anagrafe del consolato domenicano. Ho parlato con il Comune di Legnano: per l’anagrafe, come da documenti ricevuti, risulta tutto regolare, compreso il nulla osta – spiega l’avvocato Emanuele Valli -.  Ho mandato una mail alla trasmissione di Barbara D’Urso per comunicare che la mia cliente sarebbe stata disposta a chiarire (testualmente) la sua posizione. Ho anche scritto al legale dell’ex marito comunicando la sua massima disponibilità a risolvere i problemi del suo cliente ma come tutta richiesta ho avuto una comunicazione dal Comune di Legnano di un accesso agli atti, alla quale mi sono opposto. Alla persona in questione sarebbe bastato richiedere il certificato di divorzio per sistemare la sua posizione. Ci riserviamo di tutelarci nei luoghi e nelle sedi opportune».