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Giorgio D’Ilario e la Famiglia Legnanese, un rapporto destinato a rimanere “immortale”

Dopo l'intitolazione di un giardino alla memoria del giornalista e storico cittadino, ricordiamo il suo rapporto indissolubile con la Famiglia Legnanese

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Nel mese di gennaio l’intitolazione di un giardino al comm. Luigi Caironi, storico presidente della Famiglia Legnanese. L’altro giorno, stessa cerimonia in un’altra area verde di Legnano dedicata a Giorgio D’Ilario, giornalista e scrittore. Due personaggi uniti, insieme a Pietro Cozzi attuale presidente della Fondazione Famiglia Legnanese, dalla identica passione per la loro città, tanto da trasformare la “Famiglia” in una casa editrice che ha regalato alla città una serie di volumi fondamentali per riscoprire storia, personaggi e tradizioni. Libri che oggi figurano nelle librerie di tutti i legnanesi innamorati del loro territorio.

Il rapporto tra D’Ilario e la Famiglia Legnanese è stato costante, continuo, intenso per oltre 40 anni. Il terzetto Cozzi – Caironi – D’Ilario è stato un vulcano di idee, progetti, iniziative tali da elevare l’associazione e Legnano alla cronaca nazionale per momenti di profondo interesse culturale, editoriali e artistico.

Ricorda Pietro Cozzi, con accanto Gianfranco Bononi che sta guidando la Famiglia Legnanese con pari impegno: «Era facile, almeno per noi, organizzare eventi, perchè ci univa la stessa voglia di far emergere le eccellenze della città. Bastava gettare lì una idea e subito nasceva il progetto. E’ stato così, ad esempio, per l’ottavo centenario della battaglia di Legnano. Abbiamo così riempito quel 1976 di manifestazioni di cui ancora oggi restano evidenti segni, come i volumi “Immagini della vecchia Legnano”, “Il profilo storico della città di Legnano”, con una presentazione nel suggestivo Teatro Cantoni, ma anche le porte in bronzo della Basilica San Magno. Oggi, è già tempo di pensare al prossimo anniversario del 2026, per l’850° anniversario. Non bisogna perdere tempo. Deve rinnovarsi un progetto simile ad allora».

«In quegli anni – prosegue Cozzi – avevamo uno spirito di iniziativa che non si fermava mai. E’ stato così che abbiamo ottenuto la possibilità di incontrare il Presidente Giovanni Leone e Papa Paolo VI. Ricordi di momenti indimenticabili. Con entrambi, abbiamo avuto un incontro di grande accoglienza. Sempre con Giorgio, ricordo l’organizzazione per accogliere nella nostra sede la coppa del mondo di calcio vinta dall’Italia nel 2006. Una festa per tutta la città».

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Il ricordo di Giorgio D’Ilario in Famiglia Legnanese resta indelebile anche grazie alla rivista La Martinella, di cui è stato fondatore nel 1996 e direttore, lasciando poi la carica all’amico e collega Fabrizio Rovesti con il quale ha condiviso anni di attento giornalismo in città: «Giorgio aveva una capacità unica nelle ricerche storiche», ricorda Gianfranco Bononi, riprendendo anche gli anni in cui era stato responsabile dell’ufficio stampa in Comune con sindaco l’arch. Marco Turri.

Redazione
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Pubblicato il 26 Febbraio 2023
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